Le Ong italiane rivolgono oggi un nuovo appello al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri perché continuino con ancora più forza e incisività l’impegno italiano e internazionale per la liberazione di Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini dell’Ong Cins e tutti gli operatori somali e internazionali dell’Ong Acqua per la Vita rapiti in Somalia da oltre due mesi. Il silenzio stampa, dicono le Ong italiane, inizia a pesare e non avrebbe più senso se non avessimo la certezza che l’azione per la loro liberazione continua incessantemente e con il necessario impegno. Le Ong italiane rinnovano la loro fiducia nelle istituzioni nazionali e internazionali certe che, come nel passato, si possa giungere quanto prima alla liberazione degli ostaggi. Sappiamo che il silenzio richiesto non sminuisce l’impegno delle istituzioni e la necessaria assiduità nell’esercitarlo affermano -. La vita e la liberazione degli ostaggi rimane per tutti la prima assoluta preoccupazione e abbiamo fiducia che tutto sia stato e sarà messo in atto per garantirle. Rimaniamo comunque preoccupati per il prolungarsi del sequestro. L’Associazione delle Ong Italiane ringrazia le amministrazioni locali e regionali che hanno voluto esprimere vicinanza ai rapiti e alle loro famiglie esponendo striscioni, lanciando appelli e altre iniziative di solidarietà.Sir