Toscana

CONSIGLIO REGIONALE, PROPOSTA DI LEGGE PER SOSTENERE ESPERIENZA SCOUT

Una legge regionale a sostegno degli scout. Quali gli obiettivi? Innanzitutto rimuovere divieti e velocizzare i percorsi di autorizzazione al campeggio. E in secondo luogo valorizzare l’attività di campeggio per il forte valore educativo e formativo riconoscendola a pieno titolo come parte fondamentale dei percorsi turistici e della continuità educativa nel tempo libero. Primo firmatario della proposta «Disposizioni per lo svolgimento dei campeggi scout in Toscana» è il consigliere Nicola Danti del Partito democratico. Ma il sostegno alla legge regionale è davvero ampio: si va da Marco Carraresi (Udc) a Monica Sgherri (Rifondazione comunista), da Pier Paolo Tognocchi (Pd) ad Alberto Magnolfi (Pdl), da Roberto Benedetti (An) a Marco Montemagni (Comunisti italiani), da Alessia Petraglia (Sinistra democratica) a Fabio Roggiolani (Verdi). Insomma la gran parte dei partiti presenti in Consiglio. «Con la nostra proposta di legge – spiega Danti – vogliamo introdurre nella normativa regionale disposizioni che consentano l’agevolazione dell’organizzazione dell’esperienze scoutistiche, proprio in virtù del loro alto valore educativo e formativo, e nello stesso tempo dare risposte a certe difficoltà, riscontrate particolarmente nel rispetto di certi obblighi legislativi e divieti, o nella pletora di soggetti istituzionali con cui l’organizzazione del campeggio deve ordinariamente confrontarsi, spesso in tempi ristretti, per poter realizzare la propria attività. Insomma bisogna dare più fiducia agli scout, alle loro serietà e capacità di autorganizzazione e, inoltre, favorire la cooperazione tra le amministrazioni locali e gli stessi scout per favorire iter autorizzativi più veloci e ragionevoli». «Ringraziamo i consiglieri regionali – sottolinea Matteo Spanò, responsabile regionale Agesci – per questa proposta di legge che ci aiuta a fare meglio il nostro servizio. Così viene stabilito in modo chiaro quali sono le regole alle quali ci dobbiamo attenere ma nello stesso tempo ci aiuta a snellire certi passaggi che prima erano troppo burocratici. La speranza è che presto questa proposta diventi legge regionale». Il testo è attualmente nella Quinta commissione consiliare e, secondo Danti, dovrebbe «avere un iter spedito grazie all’ampio sostegno bipartisan ricevuto». Infine, la proposta di legge, segnalano i promotori, non prevede oneri diretti sul bilancio regionale e prevede, all’insegna della massima semplificazione, due soli atti amministrativi a carico della giunta regionale: l’approvazione di uno schema di domanda valido per tutto il territorio regionale e la definizione del testo del protocollo.