Toscana

UNIVERSITA’, AL VIA NUOVA AZIENDA REGIONALE DIRITTO ALLO STUDIO

Diritto allo studio universitario, l’azienda regionale muove i primi passi. Con l’insediamento del consiglio di amministrazione dell’azienda, avvenuto formalmente oggi, alla presenza dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, la nuova legge di riforma del sistema regionale di gestione del diritto allo studio universitario ha una prima importante concretizzazione. La legge, come noto, prevede l’accorpamento delle tre aziende di Firenze, Pisa e Siena e l’istituzione di un’azienda regionale unica. Un processo che consentirà alla Regione di operare una riduzione di costi e un primo recupero di risorse (solo nel primo anno pari a circa 600 mila euro), che verranno utilizzati per ampliare i servizi per gli studenti. I nove membri del nuovo Cda (di cui cinque designati dalla Regione) sono stati nominati con un decreto del presidente della Regione Claudio Martini. I consiglieri sono Marco Spinelli, nominato presidente, Silvia Fissi, Fiorino Pietro Iantorno, Aurelio Pellegrini, Marta Rapallini, Angelo Baggiani, Giulia Atzori, Anna Buscemi, Matteo Mascherini. (gli ultimi tre sono i rappresentanti degli studenti che erano stati eletti nei tre consigli territoriali). Nelle tre aziende di Firenze, Pisa e Siena i vecchi consigli di amministrazione sono stati sciolti, anche se resteranno in piedi le attività ordinarie fino alla fine dell’anno.«L’insediamento del Cda e la costituzione formale dell’azienda – spiega l’assessore Simoncini – è il primo atto di un processo che sarà operativo a partire da gennaio 2009 e che ha già portato una semplificazione. I consiglieri infatti passano da 27 a 9, con un notevole risparmio. La razionalizzazione non inciderà sui servizi per gli studenti che, anzi, saranno potenziati e qualificati. A una maggiore qualificazione farà riscontro anche una maggiore uniformità delle prestazioni a livello regionale». Nel corso della riunione del Cda, l’assessore ha chiesto ai consiglieri un’attenzione particolare nei confronti degli studenti che non beneficiano in maniera diretta delle iniziative per il diritto allo studio. «A questo scopo – spiega Simoncini – ho suggerito l’attivazione di rapporti con il sistema delle fondazioni bancarie e con i privati, in particolare per affrontare il problema degli alloggi». Gli effetti della riforma saranno immediati: con l’accorpamento delle tre aziende in un unico ente, oltre a ridurre i consiglieri di amministrazione a 9, saranno ridotti da 9 a 3 i revisori dei conti, da 3 ad 1 i direttori, da 3 ad 1 i presidenti. Grazie a questi tagli, alla riduzione del numero delle licenze d’uso, delle manutenzioni informatiche, delle consulenze e delle forniture, il risparmio annuale sarà, come si è detto, di oltre 600 mila euro, cui si aggiungeranno ulteriori risparmi nel medio periodo, fino a r! aggiungere la stima di oltre 1 milione di euro. «Gli investimenti per il diritto allo studio – aggiunge l’assessore – sono cresciuti progressivamente. Nel 2008 la spesa in Toscana è passata da oltre 52 milioni a 56 milioni e stiamo pensando di incrementare ulteriormente le risorse». La legge intende anche valorizzare il ruolo attivo di controllo e proposta della componente studentesca, nonché della Conferenza regionale per il diritto allo studio universitario, rafforzata nella rappresentanza (presenti anche i sindaci delle città di Firenze, Pisa e Siena, sedi dei tre Atenei) e nelle competenze. (cs-Barbara Cremoncini)