Toscana

TURCHIA, PARLAMENTO APPROVA RIFORMA PER LIBERTÀ D’ESPRESSIONE

Con 250 voti a favore e 65 contro, il Parlamento turco ha approvato la riforma del controverso articolo 301 del codice di procedura penale considerato dai critici come uno dei principali ostacoli alla libertà d’espressione del paese. Il testo approvato, e che dovrà essere firmato dal presidente per entrare in vigore, modifica i motivi che portano all’apertura di un procedimento legale sostituendo al vago concetto di “offesa all’identità turca” –presente nel precedente testo e aperto a qualsiasi interpretazione in sede legale – con quello di “vilipendio alla Nazione turca”. Gli emendamenti approvati oggi, inoltre, prevedono che i processi per violazione dell’articolo 301 potranno tenersi solo dopo espressa approvazione del ministero della Giustizia e che la sentenza massima comminabile sia di due, invece che di tre anni di carcere. La riforma, fortemente criticata dall’opposizione ultranazionalista e giudicata troppo debole dai settori più progressisti, è stata voluta dal governo (il voto a favore degli emendamenti è arrivato solo dai deputati del partito di maggioranza) e auspicata dall’Unione Europea. A partire dal 2003 sono migliaia le persone giudicate per violazione dell’articolo 301 (tra loro anche molti intellettuali, scrittori e giornalisti turchi) e 745 le condanne emesse. Il primo ministro Tayyip Erdogan, rispondendo alle critiche dei nazionalisti turchi, ha sottolineato che pur esistendo in quasi tutti i paesi europei leggi analoghe, in nessun paese si sono registrati così tanti casi giudiziari come in Turchia negli ultimi anni.Misna