Toscana

ARTIGIANATO, NEL 2007 IN TOSCANA EDILIZIA TRAINA OCCUPAZIONE, +1,8%

Crescita contenuta dello 0,4% per l’occupazione artigiana in Toscana con un peso maggiore dei dipendenti a tempo parziale e, mentre aumenta quella del settore edile (+1,8%), torna a diminuire (-0,4%) nei comparti del manifatturiero e dei servizi. Inoltre la positiva dinamica imprenditoriale artigiana (+820 imprese, +0,7%) è dovuta alla crescita del sistema edile (1.955 imprese aggiuntive, +4,1%). Sono alcuni dei dati contenuti nell’indagine congiunturale 2007 dell’Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato, realizzata da Unioncamere Toscana con la Regione, Cna e Confartigianato Imprese, Cgil, Cisl e Uil e con il supporto tecnico di Irpet. L’occupazione è cresciuta di circa 1300 unità e resta l’edilizia il motore dell’occupazione artigiana con oltre 2000 nuovi occupati; -600 addetti invece nel manifatturiero, in calo anche nei servizi. Sui contratti, gli addetti a tempo pieno diminuiscono nel manifatturiero e nei servizi, non crescono nell’edilizia; aumentano gli occupati a tempo parziale, mentre gli addetti indipendenti crescono nell’edilizia e calano nel manifatturiero (saldo negativo di poche decine di unità). I dipendenti a tempo pieno sono diminuiti di circa 600 unità, mentre i part time sono cresciuti in misura tripla. Infine il 2007 conferma un aumento (0,7%) simile al 2006 del tessuto imprenditoriale toscano con 12.146 iscrizioni e 11.326 cessazioni; una crescita sostenuta dal sistema edile. Se infatti all’insieme delle imprese artigiane si sottrae la componente edile, i tassi di crescita evidenziano un ridimensionamento per l’artigianato (regionale -1,6%; nazionale -1,1%).Per il sesto anno consecutivo con il segno meno, il 2007 per l’artigianato toscano ha fatto segnare un’ulteriore flessione del fatturato pari a -1,4%. In recupero (+0,4%) il numero di addetti mentre la quota delle imprese che hanno aumentato la spesa per gli investimenti è passata dal 18,4% (2006) al 17,7% (2007). Preoccupa poi la caduta di fiducia degli imprenditori sulle aspettative per 1/a metà del 2008. E’ questo il quadro emerso dall’indagine congiunturale 2007 dell’Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato. Ad illustrare la ricerca, tra gli altri, Marco Baldi (presidente Cna), Rinaldo Incerpi (vicepresidente Unioncamere) e Fabio Banti (presidente Confartigianato Imprese). Per quanto riguarda le aspettative del primo semestre 2008, è stato spiegato, c’é pessimismo. La variazione prevista del fatturato complessivo (-2,1% rispetto al II/o semestre 2007) evidenzia un segno negativo, il primo dal 1999. Tutti i macro-comparti mostrano una riduzione, ma restano positive le prospettive per la cantieristica (+3,8), il vetro (+4,4), il lapideo (+1,4) e l’installazione (+1,7). Negativo (-1,8) il saldo percentuale tra la quota di imprese che intendono aumentare e quella che intende diminuire gli addetti nel primo semestre 2008 rispetto al secondo semestre 2007. Si riduce anche la quota di imprese con investimenti previsti in aumento: dal 12,4% per il I/o semestre 2007 al 9,6% del I/o semestre 2008. Dalla ricerca emerge che nel 2007 la flessione del fatturato artigiano ha interessato quasi tutti i comparti; solo l’edilizia (grazie alle installazioni +3,2%) si mostra dopo tre anni negativi in lieve crescita (+0,1%). All’interno del manifatturiero (-1,6%) tiene la metalmeccanica con +0,4% (cantieristica +5,1, metalli +1). Arretra il sistema moda (-4,6%) con perdite nel tessile (-8,8), nelle calzature (-8,2) e nell’abbigliamento (-6,8); continua invece la leggera crescita della pelletteria (+1,1): segno meno per le altre manifatture (-0,5) e per il comparto orafo (-0,3). Tra i macro-comparti, il risultato peggiore tocca ai servizi con un -3% (riparazioni -9,5; trasporti -0,7). A livello provinciale spicca la discesa sui fatturati di Prato (-9,2%). Prosegue poi la crisi dei distretti manifatturieri toscani con punte negative nel tessile-abbigliamento di Prato (-11,9), pelletteria del Valdarno (-10,4), calzature della Valdinievole (-9,3) e abbigliamento Empolese (-5,6%). Recupera l’abbigliamento del Casentino (+5,8), rallentano l’orafo aretino (+0,7) e il legno-mobili a Sinalunga (+0,4). Per quanto concerne l’occupazione è aumentato il numero degli addetti (+1.306 addetti), ma il dato riflette la crescita del solo comparto edilizia (+1,8); in calo manifatturiero (-0,4) e servizi (-0,4). L’occupazione artigiana scende a Prato (-2,7) e Grosseto (-1,1); aumenta a Livorno (+1,7) e Firenze (+1,3). E’ positiva infine la dinamica imprenditoriale artigiana (+0,7%, +820 imprese) dovuta alla crescita del sistema edile (+4,1%, 1.955 imprese aggiunte): al netto di tale componente, il numero delle imprese iscritte all’albo artigiano risulta in calo di 1.135 unità (-1,6%). (ANSA).