Toscana

PAKISTAN: I CATTOLICI CONTRO IL PIANO GOVERNATIVO PER L’INTRODUZIONE DI TRIBUNALI ISLAMICI

I cattolici in Pakistan protestano contro l’intenzione del governo di sostituire, in una zona del Paese, alcuni tribunali regolari con tribunali basati sulla legge islamica. Secondo quanto riferito dall’agenzia Ucanews, il piano del governo incoraggerebbe i talebani ed altri militanti. La protesta dei cattolici si unisce a quella di alcuni partiti politici ed organizzazioni non governative dopo l’annuncio dato dal governo lo scorso 23 gennaio: sostituire cioè gli ufficiali giudiziari ordinari con giudici islamici, chiamati “qazi”, per applicare la “shari’a” nella provincia nord-occidentale di frontiera. Il cambiamento vorrebbe porre fine alle insurrezioni in corso nella regione. I “qazi” sarebbero incaricati di gestire tutti i casi, sia che le parti siano musulmane oppure no, insieme alla Corte federale “shari’a”. Solo in alcune materie civili che coinvolgono le comunità non musulmane (nel diritto di famiglia e nelle questioni religiose), i casi sarebbero decisi in base alle leggi di queste comunità. “Non c’è alcun bisogno di una separata corrente giuridica che, in futuro, potrebbe dare più forza ai talebani”, ha detto Mehboob Sada, del Centro studi cristiani di Rawalpindi. Per padre Bonnie Mendes, del Centro per lo sviluppo umano di Toba Tek Singh, “il governo non ha il diritto di introdurre una normativa di questo tipo, che è invece sotto la responsabilità del parlamento”.Sir