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MEDIO ORIENTE, INCURSIONI ISRAELIANE A GAZA E CISGIORDANIA, PREOCCUPANO CONSEGUENZE ‘BLACK-OUT’

Almeno due raid aerei sono stati condotti nella notte tra sabato e domenica dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, mentre cresce la preoccupazione per le conseguenze sul piano umanitario che la sospensione dell’erogazione dell’elettricità, a causa del blocco imposto da Tel Aviv, potrebbe avere se prolungato. Fonti israeliane e palestinesi riferiscono stamani di almeno due palestinesi, definiti dallo Stato maggiore israeliano “miliziani”, uccisi nella notte in due differenti operazioni: la prima compiuta nei pressi del campo per rifugiati di Jabalya, dove almeno una persona è stata uccisa e altre sono rimaste ferite, e la seconda, che aveva per obiettivo l’eliminazione di un esponente di spicco delle Brigate Al Aqsa, avvenuta nel nord della striscia, che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di un altro. Un altro palestinese, ricercato per aver preso parte alla lotta armata, è stato ucciso oggi in uno scontro a fuoco con un reparto militare israeliano nella zona di Tulkarem, in Cisgiordania. Hamas, il movimento che dallo scorso giugno controlla Gaza, sostiene inoltre che l’assenza di elettricità negli ospedali di Gaza avrebbe già causato durante la notte la morte di cinque pazienti. Intanto la guida di Hamas, Khaled Mashaal, ha lanciato dai microfoni dell’emittente panaraba Al Jazeera, un accorato appello ai capi di stato dei paesi arabi e al presidente palestinese Mahmoud Abbas, chiedendo loro di mettere da parte le differenze e aiutare gli abitanti di Gaza sotto assedio. “Leader arabi, esercitate vere pressioni per mettere fine a questo crimine sionista (…) prendetevi le vostre responsabilità e comportatevi come il vostro ruolo impone. Non vi stiamo chiedendo di entrare in guerra con Israele (…) ma solo di resistere con orgoglio e con onore” ha detto Mashaal in un emozionato appello lanciato da Damasco (Siria) dove si trova in esilio.Misna