Toscana

RIFIUTI: MARTINI A PRODI, ATTIVARE GRUPPO LAVORO NAZIONALE

Attivare un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti delle Regioni e del Governo, per stabilire un Piano di azione nazionale per la riduzione dei rifiuti. Questa la proposta, sottolinea una nota della Regione, contenuta nella lettera scritta dal governatore della Toscana, Claudio Martini, al presidente del Consiglio Romano Prodi. “Caro presidente – ha scritto Martini – sono a richiederti di avviare un gruppo di lavoro comune per realizzare, con il coinvolgimento dei Ministeri interessati e delle Regioni, un Piano di azione nazionale per la riduzione dei rifiuti”. La proposta di Martini, anticipata nella conferenza stampa di lunedì scorso, nasce dalla necessità di uscire da una logica di breve periodo, condannata a “portare a continui fenomeni di emergenza”, ed entrare nella prospettiva di un “governo sostenibile di lungo periodo”.Nella lettera a Prodi, il presidente della Toscana parte da una riflessione sugli impegni portati avanti dalla Regione su due fronti, quello della differenziazione e del riciclo dei materiali, e quello della riduzione della mole dei rifiuti (solo in Toscana circa 9 milioni di tonnellate ogni anno, di cui il 25% rifiuti solidi urbani), per arrivare alla conclusione che “la produzione e la gestione dei rifiuti portano con sé problematiche complesse di tipo sociale, economico, ambientale ma anche culturale” e per questo, “oltre a individuare soluzioni ottimali sotto il profilo economico e di tutela ambientale, occorre compiere uno sforzo per modificare i nostri comportamenti” e riscoprire “la cultura del risparmio e del recupero in antitesi a quella, ormai fin troppo diffusa, dell’usa e getta”. Per fare questo, però, la Regione non può andare avanti da sola. “Le dinamiche e la tipologia della crescita di consumo di materie prime – prosegue Martini – dipendono da strategie produttive e commerciali di imprese che operano su mercati e scenari! europei ed internazionali; spesso gli standard che provocano la crescita di rifiuti sono imposti da regole europee o nazionali. Come dire, la Regione rischia di voler governare una dinamica i cui meccanismi di crescita stanno al di fuori dei suoi limiti amministrativi e di competenza”. Per questo il presidente della Toscana invita il premier a percorrere insieme, a livello nazionale e nel rispetto dei reciproci ruoli, la logica della sostenibilità. “A voi – spiega – potrebbe spettare, come coordinamento nazionale, l’individuazione delle macro scelte e delle linee di indirizzo generale, nonché la definizione delle scelte efficaci di livello nazionale (fisco, standard, accordi di settore); a noi, come Regioni, la traduzione operativa degli indirizzi generali nazionali e, attraverso il coinvolgimento attivo degli enti locali e delle forze sociali ed economiche della Toscana, la disseminazione delle migliori pratiche”. “Il nostro comune obiettivo – conclude Martini – deve essere quello di uscire dalla vaghezza dei programmi e degli obiettivi numerici, per arrivare a trattare il tema della riduzione dei rifiuti come qualsiasi altro tema che necessita di buona programmazione e di un attento monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti”. (ANSA)