Toscana

SANITA’, DA REGIONE FINANZIAMENTO 7,75 MILIONI PER CSPO DI FIRENZE

Il Cspo riceverà dalla Regione un finanziamento urgente di 7,750 milioni di euro, per far fronte alle esigenze finanziarie del centro ed evitare l’interruzione dei servizi. E’ quanto prevede, spiega una nota, una proposta di legge approvata oggi dalla commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi). La Pdl è stata approvata a maggioranza e con l’astensione del gruppo di Fi e per diventare effettiva dovrà passare all’esame dell’aula. In attesa del riordino del centro, finito in questi mesi nell’occhio del ciclone per la situazione debitoria, il contributo straordinario della Giunta servirà a coprire le spese obbligatorie del 2007 (6 milioni di euro) e a garantire le prestazioni sanitarie nel primo semestre 2008 (1 milione e 750 mila euro). Il commissario straordinario del Cspo Luigi Marroni, dovrà presentare un bilancio preventivo per il primo semestre 2008 entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge e presentare una relazione che certifichi i risultati della gestione nel 2005, 2006 e 2007. La commissione ha anche iniziato l’esame di una legge presentata dalla Giunta che prevede la nascita di un nuovo Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo) e la messa in liquidazione del Cspo.In Commissione è stata sollevata la questione dell’opportunità di approvare una proposta di legge per il finanziamento, anziché agire con una più rapida delibera di Giunta, che avrebbe già potuto essere stata approvata. L’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi ha spiegato che si tratta di una scelta puramente tecnica, indicata dagli uffici regionali, dal momento in cui non esiste nessuna difficoltà da parte dell’assessorato a procedere con una delibera di Giunta assumendosi le responsabilità del caso. Marco Carraresi (Udc) ha contestato il fatto che sia necessario il ricorso alla legge perché “l’Ispo non risolverà i problemi del centro e sono molte le questioni ancora sul tappeto che la proposta di legge non chiarisce nella loro definitiva soluzione”. Il capogruppo del Pd Alberto Monaci ha chiesto che il provvedimento arrivi in aula accompagnato da una relazione tecnica che illustri il perché di questa decisione. Anna Maria Celesti (Fi) ha spiegato che l’astensione di Fi “risponde da un lato alla volontà di voler salvaguardare l’immagine e la funzionalità del centro e, dall’altro alla precisa intenzione di non fornire nessun avallo politico alle eventuali responsabilità di una gestione sciagurata che in sette anni ha creato un ‘buco di bilancio’ pari a 19,7 milioni di euro”. Per Filippo Fossati (Pd) “abbiamo dato una prima risposta al disagio dei dipendenti e degli utenti con un finanziamento straordinario che consentirà di proseguire l’attività con meno affanni. Abbiamo poi avviato il dibattito su una proposta di riassetto complessivo di quello che sarà un ente autonomo, ma inserito pienamente nella rete sanitaria regionale, valorizzato nelle sue competenze e funzioni, e diretto da nuovi manager”. Giusto lo strumento della legge secondo il presidente della commissione Fabio Roggiolani (Verdi), mentre Luca Ciabatti (Prc), Alessia Petraglia (Sd) e Pieraldo Ciucchi (Sdi) hanno sostenuto la necessità di fare presto a prescindere dallo strumento adottato. Quanto all’Ispo l’assessore Rossi ha spiegato che “la proposta prevede, per poter liquidare il Cspo, di pagare i debiti attraverso lo stanziamento di 12 milioni di euro e di far nascere il nuovo istituto che avrà il compito di preparare il riconoscimento all’ente dello stato di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), per cui occorre il pareggio di bilancio. Gli organi previsti – ha aggiunto – decadranno non appena il riconoscimento sarà avvenuto, poiché gli Ircss vengono disciplinati da una normativa nazionale”. (ANSA).