Toscana

MEDIO ORIENTE , DOCUMENTO DELLA CROCE ROSSA: DIGNITA’ NEGATA AI PALESTINESI

“La dignità dei Palestinesi viene calpestata giorno dopo giorno sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza. Le rigide misure di sicurezza imposte dallo Stato d’Israele comportano un enorme prezzo in termini umanitari, lasciando coloro che vivono sotto occupazione con il minimo necessario per sopravvivere, ma non per vivere un’esistenza normale e dignitosa”: lo afferma il rapporto pubblicato ieri dal Comitato della Croce Rossa Internazionale (Cicr) in vista del vertice dei paesi donatori della Palestina, in programma il 17 dicembre a Parigi (ma per cui si annunciano già non poche assenze palestinesi) Il documento, che fa il punto sulle condizioni di vita nei territori palestinesi, si esprime in termini insolitamente duri invocando “misure politiche immediate” per risolvere la crisi. “Israele ha il diritto di proteggere i suoi cittadini – prosegue il rapporto di 12 pagine intitolato ‘Dignità negata’ – ma dovrebbe sempre esserci un equilibrio tra le preoccupazioni israeliane per la sicurezza e la protezione dei diritti e delle libertà dei cittadini palestinesi che vivono sotto occupazione”. Secondo il Cicr, la popolazione civile palestinese è diventata “ostaggio del conflitto” e mentre i cittadini di Gaza “vedono negati i loro diritti umanitari con i tagli all’energia e al carburante”, in Cisgiordania “la costruzione di sempre nuovi insediamenti compromette in diversi modi la vita della popolazione locale e la sottopone, in alcuni casi, alle violenze dei coloni”. A fare eco alle preoccupazioni sollevate dal Cicr è intervenuto anche Jeremy Hobbes, presidente di Oxfam, organizzazione umanitaria internazionale attiva nei territori palestinesi dagli anni Ottanta che ha chiesto che “la comunità internazionale insista con Israele perché cambi la sua politica nei confronti dei territori occupati, che ha già reso inefficaci milioni di dollari di aiuti”. Secondo Hobbes “i governi riuniti a Parigi devono fare pressione sullo Stato ebraico perché rispetti gli impegni umanitari resi evidenti dal diritto internazionale”. La riunione nella capitale francese rappresenta il volano economico del progetto di ripresa dei negoziati di pace annunciato ad Annapolis lo scorso mese. Ad essa saranno presenti oltre 70 tra paesi e organizzazioni internazionali in sostegno dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) del presidente Mahmoud Abbas. “Ma i progetti per rilanciare l’economia nei territori non funzioneranno – ha ammonito oggi la Banca mondiale – se le restrizioni imposte da Israele sui movimenti di merci e persone non saranno sollevate”.Misna