Toscana

PORTI: TAR BLOCCA AMPLIAMENTO APPRODO DI SAN VINCENZO

Il Tar della Toscana blocca l’ampliamento del porto turistico di San Vincenzo (Livorno). E’ stato infatti accolto dalla Terza Sezione del Tribunale amministrativo il ricorso presentato, nell’ottobre del 2002, da un gruppo di cittadini in nome del Comitato locale ‘No Porto’ contro il Comune di San Vincenzo, la Regione Toscana, il Compartimento marittimo di Livorno, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Capitaneria di porto di Livorno. Con la sentenza emessa il 29 novembre scorso i giudici amministrativi hanno disposto l’annullamento del verbale della conferenza dei servizi di approvazione del progetto definitivo di ampliamento e ogni altro atto antecedente o successivo, funzionalmente collegato. Annullata anche la delibera della Regione Toscana di compatibilità ambientale del progetto. I lavori di ampliamento del porto, aggiudicati a Sales SpA, hanno preso il via nell’autunno del 2005 ed hanno una durata prevista di 36 mesi. Gli interventi comprendono l’aumento dei posti barca da 277 a 350, un nuovo disegno delle due piazze antistanti all’approdo, la realizzazione di due parcheggi per un totale di 280 posti auto, e di un sottopasso ferroviario così da elimibare il passaggio a livello all’ingresso nord del paese. Il nuovo porto sarà gestito per 30 anni dalla società Marina di San Vincenzo SpA, azienda controllata da Sales SpA. Il Comune di San Vincenzo impugnerà davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar. “Dal momento che è stato pubblicato solo il dispositivo di sentenza non conosciamo a oggi ne l’estensione ne le motivazioni dell’annullamento, per cui è difficile capire quale ricaduta immediata possa avere questa sentenza sulla prosecuzione dei lavori del porto, ormai in fase avanzata – dice il sindaco Michele Biagi – Il Comune provvederà comunque, appena possibile, a impugnare il dispositivo di sentenza di fronte al Consiglio di Stato e verificherà insieme alla Regione Toscana altre iniziative da assumere”. (ANSA)