Toscana

MONS. MAMBERTI ALL’OSCE: CRISTIANI VITTIME DI DISCRIMINAZIONI E VIOLENZE

Ai 56 paesi dell’Ocse – riuniti nei giorni scorsi a Madrid per il 15° Consiglio ministeriale – la Santa Sede è tornata a denunciare la difficile situazione dei cristiani vittime di discriminazioni e violenze. “L’OSCE – ha detto in quella sede mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati – può vantarsi di essere una delle prime Organizzazioni ad aver lanciato l’allarme e deve mantenere alta la guardia”. Nel suo discorso pronunciato il 29 novembre ma reso noto dalla sala stampa vaticana solo oggi, mons. Mamberti – che guidava una delegazione della Santa Sede – ha detto: “Per promuovere la dignità umana in modo integrale, l’Osce deve anche combattere in maniera effettiva ed efficace contro la discriminazione e l’intolleranza verso i Cristiani, gli Ebrei, i Musulmani ed i membri della altre religioni”. Il presule ha ricordato a questo proposito la Risoluzione adottata nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo sui “gravi episodi che mettono a repentaglio l’esistenza delle Comunità cristiane e di altre comunità religiose”. “I Cristiani – ha aggiunto mons. Mamberti parlando al Consiglio ministeriale dell’Osce -, continuano ad essere vittime di pregiudizi, di stereotipi, di discriminazioni e di violenze. Il disimpegno, dunque, non è un’opzione! Non ci si deve nascondere dietro il principio del consenso, per evitare di agire in modo effettivo. Nemmeno ci si deve accontentare di condanne generiche, ma piuttosto si deve intendere il consenso come uno stimolo a proteggere i diritti fondamentali di ogni credente, di ogni comunità religiosa e – in primis – la libertà religiosa”. Nel suo intervento il rappresentante della Santa Sede ha anche evidenziato l’impegno che i Paesi dell’Osce devono assumersi per combattere lo “sfruttamento sessuale dei bambini” e “la tratta delle persone umane” ed ha ricordato che “la Chiesa cattolica è in prima linea nella lotta contro questi arcipelaghi della vergogna”.Sir