Toscana

MEDIO ORIENTE, L’ESERCITO ISRAELIANO SI RITIRA DA NABLUS: ALTRE VITTIME SOTTO I BULLDOZER

Si sono ritirati questa mattina i militari israeliani che da quattro giorni si trovavano nei pressi di Nablus, in Cisgiordania: ma prima del loro rientro al di là del confine, altri tre morti (quattro a seconda delle fonti) hanno aggravato il bilancio di sangue della settimana. Una delle vittime – Mahmoud Kayed di 16 anni – è deceduta sotto i colpi di un bulldozer improvvisamente direttosi contro un gruppo di ragazzi che lanciavano pietre contro i soldati nei pressi del campo profughi di al-Boureij. L’esercito israeliano, al riguardo, ha invece parlato di un conflitto a fuoco tra le due parti, aprendo tuttavia un’inchiesta in base alle notizie diffuse dalla stampa sulla scorta di testimonianze. Le altre due vittime accertate sono Mohamed Abou Chajar, di 22 anni, e Younes Abou Hajila, anche lui di 22 anni. Altri quattro palestinesi sarebbero invece rimasti feriti, mentre secondo fonti israeliane sarebbero 49 gli arrestati. Nei quattro giorni dell’incursione militare, testimoni parlano di case perquisite e terreni coltivati devastati. Gli israeliani – che a al-Boureij hanno avuto tra le loro fila tre feriti leggeri – hanno anche confermato un raid aereo a Gaza contro una vettura che sostengono trasportasse attivisti di Hamas rimasti indenni dopo l’attacco. Sempre a Gaza, hanno invece lasciato il loro incarico otto funzionari della commissione di Fatah (composta da dieci persone) che rappresenta nella Striscia il movimento guidato dal presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, estromesso di fatto da Gaza dopo il colpo di mano di giugno ad opera dell’altro più importante movimento palestinese, Hamas.Misna