Toscana

TOSCANA, GOVERNO IMPUGNA LEGGE SUGLI APPALTI; LA REGIONE: CI OPPORREMO

Il Consiglio dei ministri nella riunione di ieri ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana 38/2007 in materia di contratti pubblici e di sicurezza del lavoro nelle parti in cui la normativa eccede dalle competenze regionali, in particolare in quelle relative alla disciplina sugli appalti. Una nota del governo spiega che “su questa materia, infatti, pende la decisione della Corte Costituzionale (che dovrebbe esprimersi il prossimo 27 ottobre), dopo che il Codice degli appalti varato nella precedente legislatura è stato impugnato per presunta illegittimità costituzionale da alcune Regioni. In attesa, dunque, di questo pronunciamento della Corte e nell’ottica di una proficua collaborazione con la regione Toscana (con la quale il Dipartimento degli Affari regionali ha intrattenuto in tutti questi mesi un fattivo rapporto di cooperazione) per superare ulteriori profili di incostituzionalità il Governo ha deliberato di impugnare in via cautelativa la legge in questione”.

“Ci opporremo all’impugnazione alla Corte Costituzionale da parte del Governo della legge regionale sugli appalti”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli commentando la decisione del consiglio dei ministri di impugnare alcune parti della legge regionale sugli appalti. Per Gelli, “é indispensabile che alle dichiarazioni di buoni intenti seguano fatti concreti, cioé l’adozione in tempi brevi di norme nazionali a favore della tutela dei lavoratori e del lavoro, che permettano anche di sanare le presunte incostituzionalità della legge regionale”. Per Gelli, quella del consiglio dei ministri è “una decisione presa malgrado la volontà manifestata dal Governo di portare avanti una collaborazione con noi per superare i presunti profili di incostituzionalità della legge”. “Negli incontri avuti con il Governo – prosegue Gelli – era stato comunque espresso apprezzamento per i principi posti a fondamento della legge toscana e da parte mia ne era stato sottolineato il carattere fortemente innovativo e l’obiettivo di creare un sistema di governance dei contratti di appalto, adeguato alle esigenze di tutela del lavoro, di rispetto dei contratti e della sicurezza dei lavoratori. Dopo questa decisione – conclude Gelli – e in attesa del giudizio della Corte, il governo deve sentirsi impegnato ad affrontare tutte quelle questioni aperte a cui la nostra legge già dava soluzioni”. (ANSA).