Toscana

TIMOR EST, MIGLIAIA DI SFOLLATI DOPO DISORDINI, SITUAZIONE ANCORA TESA

Almeno 4000 persone sono fuggite dalle loro case nei distretti di Viqueque e Baucau, dove si sono verificati i disordini più gravi dopo l’annuncio della creazione del nuovo governo il 6 agosto scorso. Almeno 323 abitazioni nei villaggi della zona sono state bruciate e 53 danneggiate, secondo l’ultimo rapporto dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari (Ocha). La popolazione è fuggita sulle montagne circostanti o è ospitata nei conventi e nelle scuole e nelle comunità missionarie, che in queste occasioni diventano un punto di riferimento per la gente. La situazione è ancora molto tesa nella zona: scuole e negozi restano chiusi e il servizio di trasporto pubblico è interrotto. Cibo, acque e medicinali cominciano a scarseggiare, segnala l’Ocha, ma le strutture sanitarie restano operative. Gli spostamenti all’interno e tra i distretti, inoltre, non sono considerati sicuri. Nei giorni scorsi bande di sostenitori del Fretilin, l’ex partito al potere, uscito vincitore dalle elezioni legislative del 30 giugno ma senza i numeri per governare, hanno attaccato e saccheggiato abitazioni private ed edifici pubblici. Uno egli episodi più gravi è stato l’assalto del 10 agosto scorso a una scuola-orfanotrofio femminile dei missionari salesiani a Baucau dove i teppisti hanno usato violenza ad alcune ragazzine; su questi fatti sta indagando la polizia della missione Onu presente a Timor Est. Disordini e violenze si sono verificate anche nei distretti di Dili, Manufahi e Decussi. Oggi il governo ha inviato 15 convogli di aiuti, scortati dall’esercito,verso Viqueque e Baucau. Le violenze sono state condannate da tutte la parti politiche, incluso il Fretilin che ha scelto di boicottare il parlamento dopo che il presidente Josh Ramos Horta ha deciso di rompere lo stallo seguito alle elezioni avallando la nascita di un governo guidato dall’ex presidente ed eroe della guerra d’indipendenza contro l’Indonesia, Xanana Gusmao. Quest’ultimo ha stretto un’alleanza tra il suo partito (Consiglio nazionale per la ricostruzione di Timor Est-Cnrt) e tre formazioni minori per raggiungere la maggioranza nell’Assemblea Nazionale.Misna