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MEDIO ORIENTE, 256 PALESTINESI LIBERATI DA CARCERI ISRAELIANE: ENFATICA ACCOGLIENZA A RAMALLAH

“Saluto gli eroi della libertà” ha enfaticamente detto Mahmoud Abbas (alias Abu Mazen) accogliendo al palazzo della Muqata – sede dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) a Ramallah, in Cisgiordania – i 256 palestinesi liberati stamani dal carcere israeliano di Ketziot nel Neghev, in base agli accordi della scorsa settimana tra lo stesso Abbas e il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Nonostante l’enfasi, e la consegna di medaglie al valore, nessuno del gruppo ha mai partecipato alla lotta armata contro l’occupazione israeliana. Le prime immagini della liberazione, riprese dalle telecamere dell’emittente araba ‘Al Jazeera’, mostrano i detenuti in tuta da ginnastica e con i capelli appena tagliati, mentre scendono dai pullman alzando le due dita in segno di vittoria. Alcuni si inginocchiano a baciare il suolo di casa. La decisione di Olmert, seguita ad un incontro con Mahmoud Abbas a Gerusalemme, è stata presentata come un gesto di disponibilità e sostegno nei confronti del governo moderato palestinese, impegnato in un braccio di ferro sempre più logorante con il movimento di Hamas.

Il consiglio centrale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ha intanto affidato al presidente l’incarico di indire elezioni anticipate, aspramente contestate dal movimento islamico, uscito vincitore dalle urne nel gennaio 2006. Ieri si è anche svolta a Lisbona la prima riunione del ‘quartetto’ (ONU, Unione Europea (UE), Russia e Stati Uniti), la prima dalla nomina dell’ex-primo ministro inglese Tony Blair a inviato speciale, atteso lunedì prossimo a Gerusalemme. Obiettivo del mandato è il tentativo di ridare una prospettiva al processo di pace tra israeliani e palestinesi, dopo che Hamas ha assunto il pieno controllo della Striscia di Gaza. Alla riunione di Lisbona hanno partecipato anche il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, il capo della diplomazia portoghese Luis Amado, presidente di turno dei ministri UE, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Ue Javier Solana, la commissaria europea alle relazioni esterne Benita Ferrero Waldner e il segretario di stato americano Condoleezza Rice.

Misna