Toscana
MEDIO ORIENTE, INCONTRO OLMERT-ABBAS, ISRAELE ANNUNCIA RILASCIO PRIGIONIERI DI FATAH
Una proposta accolta con favore dai due leader, ma aspramente criticata da Hamas, che l’ha definita un ulteriore tentativo da parte degli Stati Uniti di intromettersi negli affari della regione. Critiche da parte di Hamas non sono state risparmiate neanche al presidente Abu Mazen, accusato dal portavoce del movimento islamista Sami Abu Zhuri di voler strangolare la legittima resistenza palestinese contro l’occupazione israeliana. Da settimane, il presidente palestinese sta cercando di convincere i miliziani delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, movimento paramilitare legato ad Al Fatah, a deporre le armi in Cisgiordania. Un braccio di ferro, quello tra Hamas e Fatah, che si combatte in queste ore anche sui banchi del parlamento; il nuovo premier Salam Fayad ha chiesto al capo ad interim del Consiglio legislativo Ahmad Bahar, esponente di Hamas, di convocare una seduta per votare la fiducia al nuovo esecutivo da lui presieduto. Ma poiché Hamas detiene la maggioranza relativa dell’Assemblea, appare improbabile che Fayad possa ottenere la fiducia. Anche nel caso in cui Bahar convocasse la seduta quindi, Fatah la boicotterebbe per dimostrare, secondo gli analisti, che il parlamento non è più in grado di svolgere le sue funzioni costituzionali e poter così autorizzare Abu Mazen ad assumerne le funzioni, e convocare elezioni anticipate.