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PAKISTAN, AL CONFINE CON L’AFGHANISTAN, OLTRE 70 VITTIME NEL FINE-SETTIMANA

Con oltre 70 morti in due giorni, nel fine-settimana il nordovest del Pakistan è stato teatro di una serie di attentati mirati contro esercito e polizia. Ieri, un attacco contro un convoglio militare ha fatto 18 morti, tra cui sette civili, e 47 feriti a Swat, nella provincia di frontiera del nord-ovest; poco dopo, la sede della polizia di Dera IsmaJil Jhan, sempre nel nordovest, è stata l’obiettivo di un attentatore suicida: il bilancio è di 26 morti e 35 feriti tra i candidati al reclutamento. Sabato, altri 26 soldati erano stati uccisi e 54 feriti dall’esplosione di un’autobomba guidata da un kamikaze contro un convoglio dell’esercito vicino Daznaray, villaggio a una cinquantina di chilometri dalla località di Miran Shah. Circa 90.000 soldati sono dispiegati nella regione di confine con l’Afghanistan e un portavoce dell’esercito ha annunciato l’invio di rinforzi, per contrastare ribelli estremisti islamici. Secondo il ministro dell’Interno Aftab Ahmed Sherpao, gli attacchi del fine settimana potrebbero costituire rappresaglie dopo l’assalto alla Moschea Rossa d’Islamabad lanciato il 10 luglio scorso dai militari contro le decine di estremisti che erano asserragliati da giorni al suo interno. Ulteriore motivo di preoccupazione è stato l’annuncio ieri, da parte degli insorti del Nord-Waziristan (vicino al confine con l’Afghanistan), della fine della tregua annunciata il 5 settembre 2006, in base ad un accordo secondo il quale i militari s’impegnavano a rispettare la libera circolazione dei ribelli in cambio dell’impegno a non compiere attentati.Misna