L’esercito israeliano si è ritirato nella notte dal centro della Striscia di Gaza dopo una nuova incursione, iniziata ieri all’alba, considerata la più pesante da quando tre settimane fa Hamas ha preso il controllo della zona: 11 i palestinesi uccisi, tra cui sei attivisti del braccio armato di Hamas, e altri 25 quelli rimasti feriti, tra cui secondo fonti mediche locali anche alcuni civili. L’operazione è conclusa ha annunciato un portavoce delle truppe israeliane che ieri mattina, con un commando armato sotto copertura, erano penetrate nel campo profughi di al-Burij, dove erano stati individuati dalle brigate Ezzedin al-Qassam. Nei violenti scontri a fuoco con i miliziani è stato colpito anche il cameraman della tv di Hamas e sono rimasti lievemente feriti due soldati. Una missione di routine’, come è stata definita dai vertici militari israeliani, che ha assunto le dimensioni di una massiccia incursione con carri armati e bulldozer supportati dal elicotteri Apache, e si è prolungata fino alla sera. Il primo ministro palestinese destituito, Ismail Haniyeh, ha condannato il massacro criminale rivendicando il diritto alla resistenza e all’autodifesa delle sue milizie.Misna