Toscana

CLIMA: FIRENZE, AL VIA CENTRO ONU CONOSCENZE TRADIZIONALI

 Via libera, stamane a Firenze, alla costituzione del ‘Centro internazionale Onu per le conoscenze tradizionali’ che avrà sede nel capoluogo toscano. La convenzione per dare vita al progetto è stata firmata dal presidente della Regione Claudio Martini e dal segretario generale dell’Unccd, l’agenzia Onu per la lotta alla desertificazione, Hama Arba Diallo. Tra i primi compiti la costituzione di una banca dati sulle esperienze tradizionali e sul loro uso innovativo. Il centro Onu nasce da un accordo tra ministero dell’Ambiente e Unccd, a cui è seguita una iniziativa parlamentare che ha impegnato il governo a realizzarlo a Firenze. La Regione Toscana gli ha destinato come sede la Villa Medicea di Careggi. “Le conoscenze tradizionali – ha spiegato Martini -, quel sapere antico che ha contribuito a plasmare i nostri paesaggi e i nostri centri storici, offrono soluzioni e strumenti sempre più attuali per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici globali, della lotta alla desertificazione e per pianificare un futuro sostenibile”. “E’ la realizzazione di un un progetto – ha dichiarato il sottosegretario all’Ambiente Bruno Dettori – che contribuirà a costruire un mondo più giusto”. Per il segretario dell’Unccd, il centro “farà progredire la comunità internazionale nella ricerca di soluzioni contro la desertificazione e gli stravolgimenti del clima, intensificando gli scambi di conoscenze e esperienze”.

Per l’importanza della sua attività, “la Regione Toscana – ha proseguito Martini – ha deciso di ospitare il Centro internazionale dell’Onu che si propone di creare una banca dati mondiale, curando attraverso Internet la raccolta delle tradizioni antiche in uso nei vari paesi in modo non solo da evitare che si disperdano, ma da favorirne la diffusione”. “Dalla conoscenza di queste tradizioni – ha aggiunto Martini -, insieme alla ricerca e alla tecnologia, possono venire soluzioni utili per contrastare l’inquinamento, l’eccessivo uso delle risorse naturali, i cambiamenti climatici, insomma un contributo per uno sviluppo sostenibile. La Toscana, ospitando questo centro nella Villa Medicea di Careggi, insieme al centro europeo per il paesaggio, diventerà un riferimento importante per numerosi organismi internazionali”. “E’ un passaggio importante – ha proseguito Martini – Le conoscenze tradizionali, che costituiscono una componente fondamentale dell’identità toscana, apprezzata in tutto il mondo per la salvaguardia delle tradizioni, la tutela della qualità della vita, dei paesaggi e delle culture e per il suo impegno per la pace, possono stimolare tecniche innovative e imprese di qualità, fondendo una dimensione globale con quella locale, radicata nella storia dei territori. Dando il via al Centro, la Toscana si propone come guida internazionale di una strategia di salvaguardia e diffusione innovativa delle conoscenze tradizionali, e si dichiara disponibile ad assumersi ulteriori impegni per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici che ci riguardano tutti e su cui dobbiamo lavorare insieme per un futuro sostenibile e migliore”. “La Toscana – ha precisato Hama Arba Diallo ringraziando il presidente della Regione Toscana per l’impegno nella costituzione del centro – tiene fede al suo ruolo di crocevia di pace e civiltà, e dà un forte slancio alla elaborazione di strategie comuni in un momento in cui le conseguenze dei cambiamenti climatici mettono a repentaglio le condizioni di vita e di sopravvivenza di interi paesi”. Dopo la firma si sono aperti a Palazzo Bastogi, in sala giunta, i lavori della conferenza della rete di esperti internazionali sulle conoscenze tradizionali (in programma fino a domani) per elaborare strategie comuni su “Cambiamenti climatici, desertificazione, conflitti ambientali e migrazioni”. La realizzazione del centro è stata affidata alla società Ipogea di Pietro Laureano. (ANSA).