Toscana

R.D. CONGO, SCONTRI A FUOCO A KINSHASA, CASCHI BLU A PROTEZIONE DEI CIVILI

Scontri a colpi d’arma da fuoco leggera e pesante tra gli uomini di Jean-Pierre Bemba, ora alla guida dell’opposizione, e i soldati delle Forze regolari congolesi (Fardc) nei pressi della residenza e degli uffici dell’ex-capo ribelle ed ex-vice presidente. “I primi colpi, di cui si ignora l’origine, sono stati esplosi verso mezzogiorno e dopo gli scontri a fuoco sono aumentati in intensità. I soldati, circa 500 per parte, occupano un perimetro ristretto, di circa 300 metri per 700” ha riferito alla MISNA il portavoce militare della Missione dell’Onu in Congo (Monuc), il luogotenente colonnello Didier Rancher. “La Monuc ha dispiegato sul posto 250 caschi blu. La nostra priorità, contenuta nel nostro mandato è tentare di proteggere i civili e di evacuare le persone che sono bloccate nelle abitazioni o negli uffici vicini” ha proseguito Rancher, aggiungendo che al momento signora se vi siano vittime. “Noi stiamo cercando di creare dei canali di dialogo a livello politico e militare per far cessare questi combattimenti.

Riunioni sono in corso a tutti questi livelli e William Swing, rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu nel paese, è personalmente a lavoro per aiutare a trovare una soluzione” ha concluso il portavoce militare. Secondo fonti giornalistiche locali, la popolazione ha abbandonato il quartiere, scuole e ministeri sono chiusi sotto ordine del governo e le ambasciate hanno diffuso istruzioni in caso di emergenza, ordinando ai loro impiegati di restare rinchiusi.

La tensione è diventata palpabile già nei giorni scorsi dopo che i militari della guardia dell’ex-vice presidente di transizione Bemba e di altri ex-vice presidenti (tra cui le 600 guardie di Azarias Ruberwa) si sono rifiutati di consegnare le armi e rientrare nei ranghi dell’esercito, come aveva ordinato loro il capo di stato maggiore generale. 22/03/2007 Misna