Toscana

COMUNI: FIRENZE FIERA; AVVISI GARANZIA PER 8 ASSESSORI

Sarebbero otto gli assessori della giunta comunale di Firenze ad avere ricevuto un avviso di garanzia per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta della procura fiorentina sull’utilizzo di strutture temporanee della Fortezza da Basso, il complesso monumentale che ospita fiere e mostre, gestito dalla società Firenze Fiera. L’ipotesi di reato sarebbe abuso d’ufficio. Tra i destinatari non c’é il sindaco di Firenze Leonardo Domenici: il primo cittadino era assente nella seduta di giunta del 22 febbraio scorso che aveva autorizzato l’utilizzo delle strutture temporanee all’interno della Fortezza per lo svolgimento delle mostre, delibera finita poi agli atti dell’indagine su Firenze Fiera.

Oltre a Domenici nella seduta di giunta del 22 febbraio erano assenti altri cinque assessori, e anche a loro la procura non ha inviato alcun avviso di garanzia. In assenza del sindaco Leonardo Domenici, a Roma come ogni giovedì per gli impegni legati alla presidenza dell’Anci, la giunta del 22 febbraio era stata presieduta dal vicesindaco Giuseppe Matulli.

Oltre a Matulli, la delibera che concede l’autorizzazione ‘temporanea’ per l’utilizzo delle strutture all’interno della Fortezza da Basso, è stata firmata dagli assessori Paolo Coggiola, Graziano Cioni, Tea Albini, Silvano Gori, Gianni Biagi, Riccardo Nencini e Daniela Lastri. Sono loro, insieme al vicesindaco, ad aver ricevuto l’avviso di garanzia del magistrato che indaga sulla vicenda, il sostituto procuratore Luigi Bocciolini, e che già aveva iscritto nel registro degli indagati, con altri capi d’imputazione, l’attuale presidente di Firenze Fiera e il suo predecessore, Roberto Negrini e Alberto Bianchi. Il primo ora è indagato anche per abuso d’ufficio.

Il coinvolgimento dei componenti della giunta è dipeso dal fatto che, secondo il pm, in base ad un sentenza della Cassazione, il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione non è idoneo a “sanare” la situazione di abusi esistente, ma anzi “integra gli estremi del reato di abuso di ufficio il comportamento dell’amministrazione comunale che rilasci autorizzazioni in precario per la realizzazione di manufatti non connotati dal requisito della provvisorietà”. Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche due tecnici, uno del Comune e uno della soprintendenza, che materialmente hanno firmato le autorizzazioni.(ANSA).