Toscana

IRAQ, ATTENTATI A NAJAF E BAGHDAD, INGLESI E DANESI ANNUNCIANO RITIRI

È, per il momento, di 11 morti e una trentina di feriti il bilancio di un attentato suicida avvenuto questa mattina nella città santa sciita di Najaf, 160 chilometri a sud di Baghdad: la tv irachena ‘al-Iraqiya’ ha riferito che un kamikaze alla guida di un’auto imbottita di esplosivo si è fatto saltare in aria vicino al mausoleo dell’Imam Ali; secondo la polizia l’obiettivo dell’attacco sarebbe stata la vicina zona, più affollata, di al-Maydan, ma l’attentatore sarebbe stato fermato prima dalle forze di sicurezza e avrebbe deciso di farsi esplodere. Sempre questa mattina un’altra auto-bomba è deflagrata insieme a un ordigno a Baghdad provocando almeno tre vittime e 11 feriti.

L’agenzia irachena ‘Nina’ ha precisato che la vettura sarebbe stata fatta detonare a distanza nel sobborgo meridionale di Bayaa, nei pressi di una stazione di servizio uccidendo due persone; una pattuglia di agenti, di ronda nel quartiere di Jadiriya, è stata invece colpita da una bomba esplosa al passaggio del convoglio uccidendo un poliziotto.

È di ieri, inoltre, la notizia dell’uccisione di due soldati americani nella provincia occidentale di al-Anbar in “azioni di combattimento”, secondo il comando Usa. Nella nottata i media di Londra avevano riferito che il primo ministro britannico Tony Blair annuncerà oggi il ritiro di migliaia di militari inglesi dall’Iraq (in totale sono 7.100): secondo il quotidiano The Sun e la Bbc on-line un primo contingente di 1.500 militari lascerà il paese nelle prossime settimane e un uguale numero di soldati lo farà entro Natale. Blair avrebbe già informato Bush prima di annunciare il ritiro in Parlamento.

Intanto l’agenzia di stampa danese ‘Ritzau’ ha comunicato oggi che anche il governo di Copenaghen è pronto al rientro delle truppe dall’Iraq: una laconica nota ufficiale informa della convocazione di una prossima conferenza stampa. La Danimarca ha in Iraq 460 effettivi, dispiegati essenzialmente nella località meridionale di Bassora sotto il comando britannico.Misna