Toscana

SOMALIA, MOGADISCIO: COMBATTIMENTI TRA TRUPPE GOVERNATIVE E MILIZIE; CIVILI IN FUGA VERSO ETIOPIA E YEMEN

Almeno due persone – un civile e un combattente – sono rimasti uccisi stamani in scontri a fuoco tra milizie governative e gruppi armati nei pressi di Afgoye, una trentina di chilometri a sud di Mogadiscio: lo riferisce l’emittente radiofonica locale ‘Radio Shabelle’, aggiungendo che gli scontri sarebbero ancora in corso. Si tratterebbe del primo vero e proprio combattimento da quando il governo è arrivato a Mogadiscio all’inizio di gennaio con l’appoggio delle truppe etiopiche. Intanto non si arresta l’ondata di attacchi e attentati contro gli stessi soldati etiopici e le forze fedeli al governo somalo di transizione (Tfg): secondo la stessa fonte, miliziani non identificati stamani intorno alle 7:30 ora locale avrebbero sparato granate contro un convoglio militare governativo nella zona sud della capitale, mancando però il bersaglio.

I colpi avrebbero raggiunto una vettura di passaggio, provocando il ferimento grave di due persone che si trovavano a bordo. Ieri sera tre persone erano rimaste uccise e una decina ferite in una serie di attacchi in diversi quartieri di Mogadiscio, tra cui al-Baraka, nella zona sud-occidentale. Nei pressi del porto, colpi di mortaio hanno colpito un’abitazione civile provocando 4 feriti, di cui 2 gravi.

Negli ultimi sei mesi circa 50.000 somali in fuga dall’insicurezza nel proprio paese hanno cercato rifugio in Etiopia e la maggior parte di loro ha bisogno di aiuti umanitari. Lo riferisce l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr) precisando che la maggioranza dei rifugiati è costituita da donne e bambini. “A prendersi cura di molti di loro sono famiglie e clan in Etiopia, che sinora non hanno ricevuto alcuna assistenza dalle agenzie umanitarie” si legge in una nota dell’Acnur, che nel campo etiope nordorientale di Kebribeyah presso Jijiga ospita già 17.000 somali.

Secondo l’ultimo bilancio diffuso dall’Onu, oltre 30.000 somali lo scorso anno hanno cercato riparo in Kenya, mentre altri continuano a rischiare la vita nella traversata del Golfo di Aden nel tentativo di raggiungere le coste dello Yemen. Lo scorso giovedì — aggiunge l’Acnur — circa 260 persone sono state scaricate in acqua, a 270 chilometri da Aden, da due imbarcazioni salpate da Bossaso, nella regione semi-autonoma del Puntland, principale punto di partenza verso la penisola arabica. Almeno 15 — tra cui una donna incinta — sono annegate, mentre circa 200 sono state tratte in salvo. Il giorno dopo un’altra ‘carretta’ ha raggiunto la costa dello Yemen tra Aden e Hadramout con a bordo 51 somali e nove etiopi. Si stima che oltre 9000 i somali si trovino a Bossaso in attesa di traversare il Golfo di Aden. Sono 84.000 i somali rifugiati in Yemen, oltre 26.000 sono giunti solo nell’arco dello scorso anno, mentre 340 hanno perso la vita in viaggio e altri 300 risultano dispersi. Misna