Per le autorità irachene gennaio è stato il mese più cruento per l’Iraq, dove sono 1.992 persone state uccise e 1.941 ferite; il bilancio ufficiale supera quello di dicembre, che aveva fissato il precedente tragico record con 1.925 morti e 1.511 feriti. Le cifre sono state diffuse oggi da fonti dei servizi di sicurezza irachene, ma risultano comunque inferiori a quelle delle Nazioni Unite, che, basandosi su dati del ministero della salute e degli obitori di Baghdad, avevano contato a dicembre 2.914 vittime civili nel paese. Oggi nuovi attentati nella capitale avviano un altro macabro conteggio per il mese di febbraio. Un kamikaze si è fatto esplodere all’interno di un minibus uccidendo 6 persone e ferendone 12 nel quartiere di Karrada; poco dopo un’autobomba a Rusafi, uno dei principali quartieri commerciali di Baghdad, ha provocato la morte di 3 persone e il ferimento di sei. La polizia riferisce inoltre di raffiche di mortaio contro a Adhamiya, nella parte nord-occidentale della capitale che hanno causato una vittima e 9 feriti.Misna
