Toscana

SOMALIA, FORZE FEDELI AL GOVERNO RIPRENDONO CONTROLLO JOWHAR

Anche Jowhar (90 chilometri a nord di Mogadiscio) da questa mattina è tornata sotto il controllo del governo di transizione somalo, dopo che le forze fedeli alle istituzioni con sede a Baidoa (sud della Somalia) e i soldati etiopi sono riusciti a mettere in fuga i miliziani delle Corti islamiche a presidio dell’ex-capitale provvisoria del nuovo governo di transizione, dal giugno scorso nelle mani delle Corti. La MISNA lo ha appreso da fonti locali, le quali hanno precisato che i combattimenti – entrati ormai nel loro nono giorno consecutivo – sono iniziati poco dopo l’alba e sono proseguiti fino alle 09:30 ora italiana.

Gli intensi scontri hanno spinto centinaia di persone a lasciare le proprie case per evitare di restare colpiti dal fuoco incrociato.

La presa di Jowhar da parte delle forze a sostegno del governo di transizione è stata confermata sia dall’esecutivo di Baidoa, sia dalle Corti Islamiche che parlano di ritirata strategica. Ai miliziani delle Corti, infatti, sarebbe stato l’ordine di tornare a Mogadiscio per rinforzare le difese. Le truppe governative e i soldati etiopi starebbero, secondo fonti locali, proseguendo la loro avanzata su Mogadiscio, distante solo una novantina di chilometri da Jowhar, obiettivo ultimo della campagna militare iniziata la notte del 19 dicembre scorso, come ieri ha confermato, ai microfoni della Bbc in lingua somala, il vice-ministro della Difesa del governo di transizione Salad Ali Jelle.

In una settimana di combattimenti le truppe governative e quelle etiopi hanno strappato alle Corti il controllo di almeno cinque province: Mudug, Galgadud, Hiran, Bay e Bakool. Non vi sono ancora certezze sul bilancio di vite umane dei combattimenti, ma anche la Croce Rossa ha confermato l’ampiezza del conflitto parlano di almeno 800 feriti.Misna