Toscana
NIGERIA, DELTA DEL NIGER: OSTAGGI ITALIANI, «STIAMO BENE»
Trattenuti ormai da una settimana in una tenda in mezzo alle paludi del Delta del Niger e guardati a vista da numerosi uomini armati, trattati bene dagli uomini del Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend), ma un po’ preoccupati per la durata del loro sequestro: questo il quadro fatto da due dei quattro tecnici petroliferi dell’Agip tre italiani e un libanese sequestrati giovedì scorso nel terminale di Brass, nello Stato nigeriano di Bayelsa, nella regione meridionale nigeriana del Delta del Niger. “Stiamo tutti bene ( ) siamo preoccupati perché i negoziati stanno trascinandosi a lungo. Siamo qui, nella giungla, siamo qui già da sei giorni” ha detto Francesco Arena (uno dei quattro sequestrati insieme a Cosma Russo, Roberto Dieghi e il libanese Imad S. Abed) parlando con l’agenzia inglese Reuters, in una telefonata organizzata da un portavoce del Mend, il gruppo che ha rivendicato il sequestro. “Siamo trattati bene. Stiamo bene di fatto, qui, siamo quasi liberi ha detto all’agenzia francese Afp’ Roberto Pieghi, rispondendo a una domanda sulle condizioni della loro prigionia. In una nota diffusa martedì, il Mend aveva fatto sapere che i quattro dipendenti Agip saranno trattenuti fino oltre Natale.