Toscana

IRAQ, STRAGE DI CIVILI ATTRIBUITA A MILITARI USA; AUTOBOMBE A KERBALA E MOSUL

Crescono le polemiche intorno ad una nuova presunta strage di civili durante un raid delle forze della coalizione. Il comando statunitense afferma di avere eliminato ieri 20 miliziani affiliati ad al-Qaida durante un raid nel villaggio di Ishaqi, sul lago Tharthar, ma le autorità locali sostengono che le vittime erano civili, tra cui sette donne e otto bambini.

Secondo la versione del portavoce militare, ieri i soldati, sulla base di informazioni di intelligence, stavano conducendo ispezioni nelle case quando sono stati attaccati. Rispondendo al fuoco, hanno ucciso due donne, considerate appartenenti alla guerriglia, ed hanno poi chiesto l’intervento dell’aviazione che ha bombardato la zona, distruggendo, secondo fonti locali, due case con i loro residenti.

Agenzie di stampe internazionali hanno diffuso foto con immagini di bambini uccisi nel raid, ma il portavoce militare statunitense, tenente Christopher C. Garver, ha detto al ‘Washington Post’ che dalle ricognizioni successive non sono stati trovati corpi di bambini: “Non vedo nulla in queste foto che metta in correlazione in modo specifico i bambini all’attacco aereo. Dalle foto non si capisce cosa sia accaduto davvero” ha detto.

Ishaqi è lo stesso villaggio dove soldati Usa furono accusati di avere ucciso 11 civili il 15 marzo scorso prima di chiamare in aiuto l’aviazione; gli imputati sono stati assolti alla fine di un’inchiesta militare.

Intanto oggi a Baghdad e nei dintorni, colpi di mortaio ed esecuzioni in diversi quartieri hanno provocato complessivamente 17 morti; lo riferisce l’agenzia ‘Ansa’ che lo ha appreso da fonti giornalistiche locali. Le esecuzioni riguardano irruzioni armate in due case a Dora e Zafaraniya dove gli aggressori hanno ucciso a sangue freddo rispettivamente cinque e tre persone della stessa famiglia. Sempre oggi un attentatore di è fatto esplodere contro un posto di blocco dell’esercito iracheno a Tel Afar al confine con la Siria, provocando tre morti e cinque feriti e due autobombe sono state fatte esplodere a Mosul e nella città santa sciita Kerbala.

La notte scorsa, una trentina di colpi di mortaio lanciati nella piccola cittadina sciita di Nahrawan, 20 chilometri a ovest di Baghdad, hanno provocato 12 morti e 11 feriti; lo hanno detto oggi fonti del ministero dell’Interno ma mezzi di comunicazione irachena alzano il bilancio ad almeno 20 morti e 15 feriti, molti in gravi condizioni. Non sono state aggiunte informazioni sui responsabili. Misna