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MEDIO ORIENTE, ISRAELE RESPINGE RAPPORTO ONU SU CONFLITTO IN LIBANO

Israele ha contestato il contenuto del rapporto Onu sul conflitto in Libano del 21 novembre scorso, in cui è accusata di “uso eccessivo della forza” e di “violazioni delle leggi internazionali” affermando che il dossier è “pieno di affermazioni faziose e travisamenti”. In un discorso alla sede di Ginevra del Consiglio per i diritti Umani dell’Onu, l’ambasciatore israeliano Itzhak Levanon ha criticato la scelta di non includere nel mandato della commissione d’inchiesta il compito di indagare anche sulle azioni della guerriglia Hezbollah, sottolineando che il rapporto ignora i 4000 razzi lanciati dai miliziani sciiti in territorio israeliano.

“La scomoda verità è che il conflitto in Libano è stato una diretta conseguenza di un attacco ingiustificato di Hezbollah, proveniente dal Libano contro Israele” ha detto l’ambasciatore, aggiungendo che nel documento non si fa riferimento agli obblighi del Libano “a prevenire l’uso del suo territorio per atti ostili e di disarmare e smantellare Hezbollah”. Nel dossier della commissione d’inchiesta composta da tre esperti internazionali e voluta dallo stesso Consiglio per i diritti Umani, si condannano gli attacchi a istallazioni civili condotti dall’esercito israeliano e l’uso di bombe a grappolo. Ribadendo il diritto all’autodifesa, Levanon ha sottolineato che prima di condurre i suoi attacchi l’esercito israeliano ha sempre lanciato volantini per avvertire la popolazione civile di mettersi in salvo, anche se ciò poteva compromettere l’efficacia dell’azione militare.

“La condotta di Israele, che è rimasta ben dentro i requisiti richiesti della legge umanitaria internazionale, ha dato prova con i fatti di ridurre il ferimento di civili” ha aggiunto; secondo dati dell’Unicef, nei 34 giorni di conflitto, le bombe israeliane hanno provocato oltre 1.180 morti, 4.390 feriti e 255.790 sfollati, e il 30% delle vittime e il 45% degli sfollati sono bambini. Da parte sua, la commissione d’inchiesta sul Libano si è rivolta al Consiglio per i diritti Umani dell’Onu sostenendo che Israele dovrebbe pagare i ‘danni di guerra’ ai libanesi. “Si dovrebbe considerare la creazione di una commissione competente per richieste individuali di riparazioni e risarcimenti” ha detto uno dei tre esperti, Joao Clemente Baena Soares, facendo riferimento ad un meccanismo simile a quello che fu adottato per compensare il Kuwait dopo l’invasione da parte dell’Iraq.Misna