Non meno di 16 persone sono rimaste uccise e 66 ferite a Baghdad – ma il bilancio non è definitivo – in una serie di esplosioni avvenute in diverse zone della capitale; lo riferiscono fonti sanitarie e delle forze di sicurezza. L’attentato più sanguinoso ha provocato sei vittime nella zona di Karada, dove altre 28 persone secondo il ministro dell’Interno sono rimaste ferite: lo scoppio è avvenuto mentre gli abitanti del quartiere stavano constatando i danni provocati da un colpo di mortaio in un centro commerciale. Altri tre civili sono stati uccisi e 19 feriti per la deflagrazione di un ordigno in un mercato, secondo fonti dell’ospedale al-Kindi di Baghdad. Un’autobomba che aveva per obiettivo una pattuglia ha causato invece la morte di altri due civili iracheni nei pressi dell’Accademia di Belle Arti in una zona settentrionale di Baghdad. Nel quartiere al-Qahira della capitale, a nord-est del centro, altre tre persone sono state uccise da un’autobomba, che ha causato pure 11 feriti. Nel centro della città, uno soldato è rimasto vittima di un’autobomba al passaggio di una pattuglia, con il ferimento di altri 4 civili. A Baquba, una sessantina di chilometri a nord di Baghdad, secondo la polizia almeno 8 persone sono rimaste uccise in diversi incidenti. Dopo la calma relativa con l’imposizione del coprifuoco per la sentenza contro l’ex-dittatore Saddam Hussein, ieri la città è stata scossa dall’ennesima ondata di violenze che hanno provocato 29 vittime. Misna
