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MEDIO ORIENTE, ISRAELE TOGLIE BLOCCO AEREO AL LIBANO

“L’ultimo capitolo della guerra israeliana contro il Libano, che ha preso la forma di un blocco aereo e navale, finisce oggi, dopo quello della sanguinosa guerra militare”: lo ha detto il presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, riferendosi all’annuncio della revoca del blocco imposto da Israele al Libano dallo scorso 13 luglio. “Il blocco è stato tolto come previsto alle ore 18:00, locali (le 17:00 italiane)” ha confermato la portavoce del primo ministro israeliano Ehud Olmert, Miri Eisin, ma precisando che si tratta di “un processo graduale che può richiedere ore, o anche un giorno” e sottolineando che per il momento si tratta solo di quello aereo. “Quanto a quello navale – ha aggiunto, Eisin – resterà in vigore fino al dispiegamento di una forza marittima internazionale”.

A questo proposito, l’edizione on-line del quotidiano ‘Haaretz’ riferisce che si starebbero definendo alcuni aspetti logistici, ma che il problema “sarà risolto nelle prossime 48 ore”.

Dopo l’annuncio della revoca parziale del blocco sono atterrati all’aeroporto internazionale di Beirut due aerei, un volo commerciale e un Antonov proveniente dall’Italia, con a bordo aiuti del ‘Sermig-Arsenale della Pace’ di Torino, offerti al Libano dal presidente dell’organismo, Ernesto Olivero.

Intanto da Madrid, dopo un incontro col primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, il segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha ribadito che “Israele dovrebbe ritirarsi dal Libano già a metà settembre”, senza aspettare il completo dispiegamento dei 15.000 uomini della forza dei ‘caschi blu’ Unifil raforzata. Annan ha ripetuto quanto già aveva detto nei giorni scorsi al quotidiano ‘El Pais’, sostenendo che una volta dispiegati i primi 5.000 ‘caschi blu’ – appunto entro la metà di settembre – questi saranno già “una forza credibile per consentire il ritiro israeliano”.Misna