Toscana

IRAQ, DOMENICA DI VIOLENZE: 60 MORTI IN TUTTO IL PAESE, UCCISI ANCHE 6 SOLDATI USA

Sei soldati statunitensi sono morti ieri in Iraq in due distinti attentati compiuti con ordigni esplosivi sul lato di strade nei pressi di Baghdad, malgrado il dispiegamento di circa 30.000 militari locali e internazionali per garantire la sicurezza della capitale. Lo si è appreso oggi da fonti militari Usa. A nord di Baghdad, quattro soldati sono rimasti uccisi per l’esplosione di una bomba artigianale al passaggio del loro veicolo; un altro è morto nelle stesse circostanze in un quartiere occidentale della capitale, mentre un sesto soldato americano è stato ucciso da colpi di arma da fuoco nella zone orientale della capitale.

Ieri è stata l’ennesima tragica giornata di una guerra che non sembra affatto essere terminata: malgrado “l’atmosfera di riconciliazione” di descritta dal premier al-Maliki in un’intervista alla Cnn, almeno 60 persone – in gran parte civili – sono state uccise in una serie di attacchi in diverse zone del paese. Secondo la polizia, a Khalis l’irruzione di uomini armati in un caffè e in un mercato ha provocato 16 morti e 25 feriti.

Altre 9 sono morti per l’esplosione di una bomba su un mini-bus in una strada commerciale di Baghdad. Nelle stesse ore un’autobomba è esplosa davanti alla sede del giornale al-Sabah, il più venduto del paese controllato dal governo, uccidendo due dipendenti e provocando gravi danni all’edificio. Nella zona petrolifera di Bassora, nel sud – dove Maliki ha imposto lo stato di emergenza per fronteggiare le tensioni tra fazioni sciite rivali – sette iracheni sono stati uccisi da una moto-bomba in un mercato. Misna