Toscana

COOPERAZIONE: AFGHANISTAN, TOSCANA IMPEGNATA IN POLITICA, SANITA’ E SCUOLA

Politica, sanità, scuola. Questi i settori scelti dal consiglio regionale della Toscana per alcuni impegni assunti dopo una missione istituzionale in Afghanistan, svoltasi nei giorni scorsi, alla quale hanno partecipato il presidente dell’assemblea Riccardo Nencini e i consiglieri Angelo Pollina, Anna Annunziata e Stefania Fuscagni. “In primo luogo – ha annunciato Nencini – invieremo almeno due ambulanze e macchinari sanitari agli ospedali afghani, dove le carenze sono delle più elementari e dove la mortalità infantile o per parto è ancora elevatissima”. La Toscana sarà poi in prima fila per la formazione politica delle elette afghane: questa iniziativa sarà in collaborazione con l’ambasciata italiana a Kabul e con l’ufficio Onu presente nel Paese.

“Nei Paesi dell’Europa del nord – ha osservato Nencini – la percentuale delle donne elette sfiora il 40%. Negli altri Paesi europei questa percentuale scende sotto il 30%, e in Italia siamo intorno al 12%. In Afghanistan invece le elette sono il 28%: ci piace pensare che questa cifra sia un inizio di cultura democratica”. L’ultimo progetto riguarderà l’adozione dei servizi scolastici o idrici di uno dei nuovi 40 villaggi che il Governo afghano sta costruendo per ospitare le migliaia di profughi fuggiti soprattutto in Pakistan e in Iran. Per quanto riguarderà la fase operativa del primo e dell’ultimo progetto, l’assemblea si raccorderà con la giunta regionale e in particolare con l’assessore alla cooperazione Massimo Toschi.

Oltre a questi tre progetti, la missione istituzionale ha fornito l’occasione per pensare ad altri aiuti o interventi a favore dell’Afghanistan. “Potremmo promuovere – ha affermato Pollina – una raccolta di vestiti, coperte, cibi, beni di prima necessità per la settantina di detenute afghane recluse in carcere per reati politici”. Da Fuscagni, inoltre, l’idea di un corso di formazione per ostetriche. “L’importante – ha sottolineato Annunziata – sarà dare continuità agli impegni assunti. La presenza italiana in Afghanistan non deve esaurirsi con le forze militari”. La delegazione è partita per l’Afghanistan il 7 agosto ed è rientrata quattro giorni dopo. Per il trasporto è stato utilizzato un aereo C 130 dell’Aeronautica militare italiana. A Kabul, come hanno riferito Fuscagni e Annunziata, le donne si coprono ancora con il lungo burqa, ma le elette in parlamento “usano soltanto il velo, che lascia loro scoperto il viso”. (ANSA).