Toscana
ISRAELE-LIBANO: CIVILI IN FUGA DAL SUD
Anche se col passare delle ore l’ipotesi di un’invasione via terra del sud del Libano da parte delle forze israeliane sembra sempre meno imminente, prosegue l’esodo di migliaia di civili libanesi che ieri hanno cominciato ad abbandonare i villaggi del sud per dirigersi verso il nord del paese. L’invito alla popolazione a spostarsi a nord del fiume Litani (una ventina di chilometri a nord del confine con Israele, che già nella guerra del 1978 segno il confine’ della penetrazione militare israeliana in Libano) era contenuto nei volantini lanciati nelle ultime ore dall’aviazione israeliana.
Intanto fonti dell’esercito di Tel Aviv oggi hanno confermato che operazioni militari terrestri (definite incursioni) sono in corso anche oggi nelle zone subito oltre la frontiera tra Israele e Libano, dove i militari di Tsahal (dall’acronimo ebraico di Forze armate israeliane: Tsva Haganà le Israel’) avrebbero allestito da alcuni giorni due postazioni fisse nei villaggi di Maruahin e Marun al-Ras.
Intanto ieri sera in un’intervista alla Cnn, il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha sottolineato che un’eventuale invasione di terra delle Forze Israeliane costituirebbe una gravissima escalation nella crisi. Se (le forze armate israeliane, ndr) decidono di restare e creare quella che in passato hanno definito una zona di sicurezza questa sarà una zona di sicurezza per loro, ma per altri sarà un’occupazione e questo intensificherà la resistenza ha precisato Annan.