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MEDIO ORIENTE, TRUPPE ISRAELIANE NEL SUD DEL LIBANO MENTRE CONTINUANO BOMBARDAMENTI

Forze di terra israeliane sono entrate nel sud del Libano per attaccare le basi dei guerriglieri sciiti Hezbollah lungo il confine, mentre le vittime libanesi delle varie incursioni nel paese sono almeno 25 e 53 i feriti. Tra la notte scorsa e questa mattina Beirut è stata colpita da almeno 60 raid sia dell’aviazione che dell’artiglieria israeliana che hanno ucciso due persone nel porto dove è sorto un incendio, bombardato un deposito di carburante nel quartieri settentrionale di Dawra e un altro nell’aeroporto, e provocato almeno tre esplosioni nella periferia meridionale.

Aerei israeliani continuano a prendere d’assalto le infrastrutture e in particolare l’autostrada Beirut-Damasco: due persone sono rimaste uccise in un attacco contro il tratto che attraversa la valle orientale della Bekaa. Per rappresaglia alle otto vittime israeliane nell’attacco ad Haifa di ieri, un razzo israeliano è esploso in una posizione militare libanese nel villaggio settentrionale di pescatori di Abdeh, uccidendo per la prima volta otto soldati e ferendone 12. “In principio, i soldati israeliani non miravano ai soldati libanesi. Gli attacchi di oggi – ha detto un portavoce dell’esercito israeliano – erano contro le stazioni radar usate, tra le altre cose, nell’attacco di una nave missilistica israeliana dagli Hezbollah in cooperazione con l’esercito libanese”. Altri otto soldati sono stati feriti da un’ondata di missili contro Tripoli, seconda città e maggiore porto settentrionale. Sempre per rappresaglia, l’aviazione israeliana ha devastato il quartiere sciita a sud di Beirut, incendiando anche la centrale elettrica di Jiyeh e privando così di elettricità molte aeree della capitale e del sud del paese.

Un missile lanciato dal mare contro un palazzo di dodici piani della città di Tiro, porto meridionale del Libano, ha provocato la morte di almeno nove persone. Anche Sidone, altra città portuale del sud, è stata frequente obiettivo di incursioni: almeno 40 i feriti. Missili probabilmente diretti contro un ripetitore della televisione degli Hezbollah ‘Al-Manar’ nel sud del paese hanno mancato l’obiettivo e colpito invece una casa: quattro persone sono morte e 10 sono state ferite. Anche sette canadesi di origine libanese sono stati uccisi da un’incursione nel loro villaggio dove si trovavano per le vacanze estive.

Gli Hezbollah stanno rispondendo alle ripetute incursioni con lanci di razzi contro le città di Afula, Nazareth Alta, Safed, nuovamente contro Haifa e per la prima volta contro le alture meridionali del Golan. Secondo un bilancio provvisorio, sono almeno 200 le vittime su entrambi i fronti, di cui 180 libanesi e 24 israeliani. L’offensiva israeliana continua anche sul secondo fronte: Gaza. Un ragazzo di 17 anni e un uomo sono morti a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, portando a 5.224 il bilancio delle vittime – perlopiù palestinesi – dall’inizio della seconda Intifada nel settembre 2000. In risposta, cinque razzi Qassam si sono abbattuti sulla città israeliana di Sderot e sul kibbutz – villaggio collettivo – di Nahal Oz, senza provocare morti. Misna