Toscana

SOMALIA, VIOLENTI COMBATTIMENTI A MOGADISCIO CONTRO ULTIMO «SIGNORE DELLA GUERRA»

“Dopo lunghi sforzi di mediazione, i combattimenti restano l’unica opzione possibile”: lo ha detto oggi a Mogadiscio Sheik Sharif Sheik Ahmed, presidente del Comitato esecutivo delle Corti islamiche: da ieri i suoi uomini stanno combattendo contro i miliziani di Abdi Hassan Awale Qeybdiid, negli scontri più violenti da quando lo scorso 5 giugno le corti hanno conquistato la capitale, provocando finora circa 60 vittime – tra cui almeno una ventina di civili – e decine di feriti. Sheik Ahmed, parlando ai giornalisti nell’hotel ‘Ramadan’ di Mogadiscio, ha detto che le milizie delle Corti starebbero cercando salvare più vite umane ma i “combattimenti proseguiranno fino a quando Qeybdiid resisterà”. Il capo delle Corti islamiche ha invitato l’ultimo ‘warlord’ di Mogadiscio a seguire l’esempio degli altri 11 ‘signori della guerra’ che a febbraio si erano riuniti nella sedicente ‘Alleanza anti-terrorismo’, tutti sconfitti dalle Corti islamiche malgrado l’appoggio indiretto degli Usa. “Gli chiediamo di arrendersi, per risparmiare la vita dei giovani miliziani che sta perdendo” ha detto ancora Sheikh Ahmed.

Fonti della MISNA segnalano intanto che colpi di arma da fuoco sono stati sentiti oggi anche nella zona dell’ex-Università ‘Gaheyr’, sulla strada che dal sud di Mogadiscio conduce verso la località di Afgoye.Misna