Toscana
MEDIO ORIENTE, STRISCIA DI GAZA: TESTIMONIANZE SOCIETÀ CIVILE DOPO ATTACCHI ISRAELIANI
È assurdo che per liberare un solo soldato israeliano, si debbano distruggere ponti, strade e l’unica centrale elettrica, privando così la popolazione di elettricità e acqua e mettendo a rischio la vita di centinaia di civili: lo ha detto alla MISNA padre Manuel Musallam, parroco della chiesa della Santa Famiglia a Gaza, dopo la vasta offensiva lanciata nella notte dalle forze di sicurezza israeliane nella Striscia di Gaza per liberare il caporale israeliano Gilad Shalit, rapito domenica scorsa da miliziani palestinesi. Centinaia di alberi e ulivi sono stati inoltre distrutti nel raggio di circa 300-400 metri, ha aggiunto padre Musallam, ricordando che l’offensiva avrà ripercussioni a lungo termine perché tra l’altro i bombardamenti contaminano i già scarsi campi coltivabili.