Moltiplicare gli sforzi di pace per porre fine alla guerra che da 20 anni affligge le popolazioni del nord Uganda, con oltre 100mila vittime, il sequestro da parte dei ribelli di 30mila minori e 1 milione e mezzo di sfollati nei campi profughi. È la richiesta che vari organismi missionari, tra cui la Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana), fanno al presidente dell’Uganda, Museveni, all’inizio del suo nuovo mandato presidenziale. Nella lettera aperta informa la Fondazione Missio della Cei le organizzazioni firmatarie auspicano in particolare che con la pace sia garantito il ritorno dei profughi nei loro villaggi, e all’opinione pubblica chiedono di non lasciar morire quelle popolazioni nella miseria, visto che per ricominciare a vivere avranno bisogno di tutto. Chi di noi è stato in questi territori si legge nella lettera ha potuto toccare con mano la gravità della situazione e vedere la tragedia della guerra che da 20 anni colpisce i popoli del Nord, in particolare i bambini. La sicurezza dei civili, la ricostruzione dei villaggi, delle scuole e delle strutture sanitarie, il sostentamento alimentare e le sementi per coltivare la terra: queste le richieste al presidente dell’Uganda, affinché garantisca la pace, il ristabilimento dei diritti umani fondamentali e il ritorno della gente nelle proprie case. Sir