Toscana
IRAQ, ANCORA VIOLENZE, ACCUSA CHIEDE PENA DI MORTE PER SADDAM
Almeno 16 persone hanno perso la vita nella sola mattinata di oggi in Iraq: un’autobomba parcheggiata è esplosa al passaggio di un convoglio di soldati iracheni a Baghdad, uccidendo tre soldati e due civili e ferendo nove passanti. A Kerbala, città sciita a sud della capitale, il capo di un commissariato della regione e tre suoi uomini sono stati assassinati in un agguato, mentre a Madaen, a sudest di Baghdad, uomini armati hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco una donna e i suoi due figli. Altre quattro persone sono morte nel resto del paese in sparatorie isolate. Ieri uomini armati avevano rapito 10 lavoratori di una panetteria del quartiere a maggioranza sciita al-Kadhimiya, mentre il consiglio dei Mujahideen gruppo terroristico legato ad al-Qaeda ha rivendicato la responsabilità di quattro delle sette bombe esplose sabato a Bagdad che hanno ucciso 43 persone, nonostante la vasta operazione di sicurezza Avanti insieme che vede dispiegati nella capitale migliaia di soldati iracheni e statunitensi. A ovest di Baghdad, le forze irachene e della coalizione hanno iniziato un’offensiva contro i ribelli sunniti nella loro roccaforte di Ramadi.
La provincia meridionale di al-Mouthanna, invece, entro il mese prossimo sarà abbandonata dalle truppe della coalizione: progettiamo di trasferire la gestione della sicurezza dalle truppe della coazione alle forze locali ha spiegato il primo ministro iracheno Nouri al-Maliki e il primo governatorato dove avverrà sarà la provincia di al-Mouthanna, il mese prossimo.