Toscana
IMMIGRAZIONE, RAPPORTO DI CARITAS EUROPA: RICHIEDENTI ASILO E IRREGOLARI PIÙ A RISCHIO POVERTÀ
I richiedenti asilo e i migranti irregolari sono i gruppi più a rischio di povertà in tutta Europa. Molti governi tendono ad adottare politiche che ne scoraggiano la permanenza sul territorio e ne ostacolano l’inserimento. È quanto emerge dal Rapporto di Caritas Europa presentato oggi a Bruxelles, intitolato “La migrazione: un viaggio verso la povertà?”. Si tratta di un quadro sulle condizioni di vita dei 56,1 milioni di immigrati che si trovano oggi in Europa, e dei circa 5 milioni che si stima siano irregolarmente soggiornanti.
Il Rapporto è frutto dell’attività di ricerca e lavoro sul campo delle 48 Caritas nazionali in Europa e delle loro strutture regionali, diocesane e parrocchiali. Cinque gli 5 ambiti di osservazione: lavoro, abitazione, salute, educazione e partecipazione alla vita pubblica. Dal Rapporto emerge che i migranti lavorano per un numero di ore superiore al lecito, per un salario scarso e senza alcuna copertura assicurativa e previdenziale. In Italia, ad esempio, mentre per i lavoratori italiani gli incidenti sul lavoro sono diminuiti dell’1,1%, tra i lavoratori migranti sono cresciuti del 6,6%.
Anche le condizioni alloggiative sono allarmanti, secondo il Rapporto. Oltre a un costante sovraffollamento, Caritas Belgio riferisce di immigrati con posti letto a ore, costretti ad alternarsi con altri nell’arco della giornata. Le precarie condizioni di vita (abitazioni inadeguate, cattiva alimentazione, lavori pericolosi e mal pagati) sono inoltre la causa di un cattivo stato di salute, aggravato dal limitato accesso al sistema sanitario. Sul fronte dell’istruzione gli immigrati tendono a conseguire minori qualifiche e ad abbandonare prima gli studi. Sul piano della partecipazione alla vita pubblica, raramente possono influenzare i processi decisionali, anche su questioni che li riguardano direttamente.