Toscana
VIETNAM, ANCORA VIOLAZIONI CONTRO I DIRITTI UMANI DEI MONTAGNARD PERCHE’ CRISTIANI
Il governo di Hanoi continua praticare una politica di violazione dei diritti umani, in modo particolare ai danni della minoranza etnica dei montagnard, per lo più cristiani. Lo denuncia l’organizzazione non governativa Montagnard Foundation Incorporated (Mfi).
L’organizzazione, che ha stretti contatti in diverse zone del Paese, incluse quelle di montagna al confine con il Laos, rende noto che il 29 maggio scorso le forze di sicurezza di Hanoi hanno iniziato a scavare una serie di tunnel sotto le montagne di Cu Ming e di Cu Da per accumulare armi, munizioni e altro materiale bellico e hanno confinato con la forza gli abitanti di questi villaggi nelle loro case. Il 28 maggio invece i soldati e la polizia avevano rastrellato il villaggio di Buon Jun Yuh in cerca di 300 persone che tentano di scappare in Cambogia. L’Mfi spiega però che queste persone scappano per evitare arresti e torture da parte delle forze di sicurezza, e aggiunge che soldati e militari costringono le persone a non uscire dai villaggi, e perciò queste non possono neanche andare a lavorare i campi o allevare il bestiame: la scelta di scappare è quindi obbligata. L’Mfi ricorda anche che si stima siano 350 i cristiani montagnard ancora detenuti a causa della loro fede.
L’Organizzazione spiega inoltre che le forze di sicurezza cercano di isolare gli abitanti degli altopiani centrali dal mondo esterno. Il 12 maggio, nei pressi del villaggio di Buon Dak Ndrung nella provincia di DakNong, circa 250 soldati vietnamiti hanno condotto operazioni di perquisizione per sequestrare i telefoni cellulari alla popolazione. Altri 70 soldati hanno cercato i cellulari nel villaggio di Dak Rteh nella provincia di Daknong e, secondo quanto dichiarato dalla Mfi, simili operazioni sono state condotte ad aprile in molti villaggi della provincia di Daklak