Toscana

SANITA’, IN TOSCANA RIMBORSI ASL A CITTADINI: 25 EURO A CARICO AZIENDE CHE EFFETTUANO PRIME VISITE IN RITARDO

E’ entrata in vigore la delibera regionale sulle prestazioni sanitarie specialistiche secondo la quale le Aziende sanitarie della Toscana sono impegnate a rispettare, pena un risarcimento di 25 euro, il diritto degli utenti di effettuare entro un massimo di quindici giorni le sette più importanti prime visite specialistiche quali cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatria. La delibera, informa una nota, riguarda solo le “prime” visite e non a esempio delle visite di controllo, che devono essere garantite in almeno un punto di offerta, ospedaliero o territoriale, pubblico o privato accreditato, compresa l’Azienda ospedaliera universitaria che ha sede nel territorio della Asl stessa, in qualsiasi zona distretto e indipendentemente dalla residenza dell’utente. Nel caso in cui la Asl non riesca a onorare questo obbligo, continua la nota, sarà tenuta su richiesta dell’utente al risarcimento di 25 euro entro sei mesi. Se è invece il cittadino a non presentarsi alla visita prenotata, oppure non va a ritirare le analisi, sarà lui a risarcire l’Asl. Infatti la delibera prevede che le aziende forniscano a ciascun utente, oltre che tutte le informazioni sull’eventuale diritto al risarcimento, anche tutte le necessarie informative sui recapiti, gli orari e le modalità per la comunicazione dell’eventuale disdetta, rinuncia o impossibilità a usufruire della prenotazione, altrimenti per il cittadino scatterà l’obbligo al pagamento del ticket (a meno di esenzione). La stessa “penalizzazione” vale per il mancato ritiro dell’eventuale referto diagnostico (a meno di esenzione).

L’intero meccanismo riguarda tutte le Asl toscane tranne l’Azienda Meyer, l’Azienda Asl di Empoli e quella di Arezzo che, per varie motivazioni, saranno autorizzate dalla Regione ad allinearsi a breve alle nuove procedure. “Ci siamo impegnati in un grande sforzo di efficienza – spiega l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – vista la complessità del sistema monitoreremo da vicino tutte le realtà aziendali per verificare i risultati e affinare le modalità migliori per il cittadino”. (ANSA).