Toscana

BARBERINO VAL D’ELSA, RIVIVRA’ BORGO MEDIEVALE LINARI CON CASTELLO; PROGETTO DA 8 MLN

Tornerà a nuova vita un borgo medievale fantasma, con tanto di castello, a pochi chilometri da Barberino Val D’Elsa. E’ l’abitato di Linari la cui fortezza, attorno al 1200, costituiva una ‘terra fortificata’ tra due implacabili e litigiose rivali: Siena e Firenze. Per questo la piccola comunità non ebbe mai vita facile e serena. Ora il borgo, un agglomerato di case disabitate dagli anni Sessanta, tornerà ad animarsi in seguito al progetto di una coppia innamorata della Toscana, Maria Rosa e Gilberto Sandretto, che 10 anni fa hanno pensato di creare una rete di ‘dimore di charme’ in questa terra soave per eccellenza. “Nel 1996 – racconta Maria Rosa, architetto e collezionista – è nato l’albergo Pietrasanta (Lucca) all’interno di Palazzo Barsanti Bonetti; la scorsa primavera ha aperto la Residenza del Moro, a pochi passi da Piazza Duomo, nel cuore di Firenze, che occupa il piano nobile del seicentesco Palazzo Niccolini-Bourbon; ora comincia la nostra nuova avventura tra le campagne di San Gimignano”.

Il progetto, che comporta un investimento di circa 8 milioni di euro, prevede che tornino ad essere abitate le 12 case che compongono il borgo che, fino ad ora, brulica di gente solo in estate. E’ merito di don Alejandro, racconta Maria Rosa, il giovane parroco argentino che ogni anno ospita nella splendida canonica appena fuori dal castello un festival di musica classica che richiama un folto pubblico da tutta la vallata. Per realizzare l’operazione sono già avvenuti i primi incontri col sindaco di Barberino Maurizio Semplici e tutto dovrebbe completarsi per il 2008. Il progetto prevede infatti che anche la fortezza si trasformi in una dimora di charme con tanto di piscina attrezzata, 12 stanze di lusso, una grande sala per eventi fino a 200 persone, una piccola enoteca aperta al pubblico durante l’estate. Già ora la cantina ospita, in alcuni mesi dell’anno, mostre di artisti contemporanei organizzate dall’associazione ‘Arte nell’arté che ha costruito una specie di percorso museale che si estende ai comuni vicini. Quella dell’arte è infatti una costante della filosofia dell’accoglienza firmata Sandretto con la quale la coppia trasferisce nelle tre residenze un po’ del sapore di casa ‘arredando’ le suite con opere appartenenti alla collezione privata. L’ospite che alloggia a Pietrasanta o a Firenze ha infatti la sensazione di sfogliare un libro d’arte del Novecento: alle pareti Fontana, Serrano, Merz, De Maria. E lo stesso avverrà a Linari dove l’accostamento tra antico e arte contemporanea sarà ancora più suggestivo. (ANSA).