Toscana

CHERNOBYL, 20 ANNI DOPO: IL MESSAGGIO DELLE NAZIONI UNITE

Un forte invito a non dimenticare “il generoso eroismo dei soccorritori che hanno reagito all’incidente e la sofferenza di più di 330.000 persone, trasferite dalle regioni contaminate” è stato lanciato dal portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, in occasione del 20° anniversario del disastro di Chernobyl che ricorre oggi. Un ricordo che deve comprendere anche “i rischi e i timori sperimentati da milioni di abitanti delle aree circostanti; le scrupolose e costose misure adottate nel corso degli anni per limitare l’esposizione della popolazione alle radiazioni e per alleviare l’impatto dell’incidente sulla salute e sull’ambiente naturale”.

“Chernobyl – ha proseguito il portavoce – ci ha fatto apprendere molte difficili lezioni, compresa l’importanza di fornire al pubblico informazioni trasparenti, tempestive e credibili in caso di catastrofe. Il miglior modo di rendere omaggio e coloro che hanno sofferto a causa di Chernobyl è quello di offrire un generoso sostegno ai programmi volti ad aiutare le comunità traumatizzate”.

Il portavoce ha sottolineato che “l’anno scorso, il Forum dell’Onu su Chernobyl, un consorzio di otto agenzie dell’Onu e di rappresentanti dei governi della Bielorussia, della Federazione Russa e dell’Ucraina, ha raggiunto un consenso scientifico sull’impatto di Chernobyl sulla salute e sull’ambiente”. Tale consenso, ha concluso, “contiene anche un messaggio vitale di rassicurazione rivolto alle popolazioni affette da Chernobyl”. Sir

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