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Capi chiese Gerusalemme: «musulmani hanno diritto al libero accesso nella moschea di Al-Aqsa»
«Condanniamo tutti i tentativi di minare lo statu quo in vigore nella Moschea di Al-Aqsa (Haram al-Sharif), nei cortili e tutti gli edifici vicini, e in tutta la città di Gerusalemme. Qualsiasi minaccia alla sua continuità e alla sua integrità potrebbe condurre a conseguenze imprevedibili nell’attuale clima politico. I musulmani hanno diritto al libero accesso e al culto nella Moschea di Al-Aqsa». È quanto scrivono i responsabili delle Chiese di Gerusalemme che in un comunicato esprimono inquietudine, di fronte al clima di violenza che prevale da qualche giorno sulla spianata delle Moschee.
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«La custodia da parte del Regno Hashemita di Giordania nei confronti della Moschea di Al-Aqsa, dei Luoghi Santi di Gerusalemme e di tutta la Terra Santa – si legge – riveste un’importanza particolare. Noi crediamo fermamente che tutti i Luoghi Santi esigano una protezione costante, al fine di assicurare ad essi il libero accesso, e questo in virtù dello Statu Quo in vigore per le tre religioni monoteiste. Statu quo che sia pienamente rispettato per il bene di tutti».
Tra i firmatari del testo vi sono il patriarca greco-ortodosso Teofilo III, quello latino Fouad Twal, Norhan Manougian del Patriarcato della Chiesa apostolica armena ortodossa, il Custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa, insieme a membri delle altre chiese cristiane.