Sono oltre 10.000 i rifugiati ivoriani fuggiti verso la Liberia Nord orientale, con continui nuovi arrivi. A darne notizia è l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che auspica una risoluzione pacifica della crisi in Costa d’Avorio per evitare nuovi massicci afflussi in Liberia e consentire ai rifugiati di rientrare in breve tempo nel proprio Paese. L’Unhcr, che sta intervenendo nella città di Butuo, con un centro di transito temporaneo per accogliere i rifugiati, lamenta la scarsità di cibo, acqua e le condizioni igienico-sanitarie, visto che la stessa Liberia è da poco uscita da un conflitto durato 14 anni. La distribuzione di cibo da parte del Wfp, il Programma alimentare mondiale, è rivolta in particolare ai gruppi più vulnerabili della popolazione, ma il cattivo stato della viabilità e la generale carenza delle infrastrutture fa notare l’Unhcr ostacola gli aiuti di emergenza, che sono stati consegnati solo grazie all’utilizzo di elicotteri. Nel caso di deterioramento della situazione informa si renderà necessario il trasferimento dei rifugiati dall’area di confine a località più interne, come la città di Saclepea, dove un campo già esistente può ospitare 1.500 persone. Per rendere possibili tali operazioni sarà necessario ricostruire diversi ponti e ripristinare strade. Sir