Toscana

USURA: 592 FAMIGLIE ASSISTITE DALLA RETE REGIONALE CENTRI ASCOLTO

Sono state 592 le famiglie toscane che dal ’98 al 2003 hanno ottenuto finanziamenti bancari per oltre 8 milioni e 358mila euro – con un prestito medio per ciascuno di poco inferiore ai 20mila euro – garantiti dai centri di ascolto e prevenzione dell’usura, gestiti dalle Misericordie toscane in collaborazione con la Regione. In particolare nel 2003 sono stati 129 i finanziamenti garantiti, con un aumento del 55% rispetto al 2002 e per un importo di 2 milioni e 553mila euro (+135%). Le richieste sono in aumento non solo da parte di piccoli commercianti o artigiani in crisi, ma anche da parte di famiglie in cerca di aiuto per pagare affitto, bollette, e anche l’assicurazione, sintomi di un «innegabile disagio economico”.

È quanto è emerso oggi a Lucca, a Palazzo Ducale, in occasione della conferenza stampa per la chiusura della tappa toscana della Carovana antimafia, presente l’assessore regionale alla legalità Carla Guidi. L’assessore ha ricordato come il fenomeno dell’usura esista anche in Toscana. «Dalla relazione annuale 2003 dell’Arciconfraternita della Misericordia di Siena – ha spiegato Carla Guidi – emerge come siano sempre più numerose le persone, le famiglie e i piccoli imprenditori che per motivi più o meno contingenti hanno contratto debiti e si rivolgono agli usurai per risolvere i loro problemi. La figura più diffusa è quella dell’usuraio singolo, ma non si può escludere che il fenomeno possa assumere forme più organizzate. Le denunce sono poche – ha aggiunto – ma il problema è importante e ciò rende ancora più urgente la necessità di individuare strumenti idonei a prevenire questi episodi. Così ha funzionato e funziona la legge di cui la Regione si è dotata fin dal 1996 e le misure messe in atto attraverso i centri di ascolto gestiti in collaborazione con le Misericordie”, aperti nel 1998 e che si trovano due a Firenze, uno a Lucca, gli altri ad Arezzo, Cascina, Empoli, Figline Valdarno, Grosseto, Livorno, Montevarchi, Pescia, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Pontedera, Porto Santo Stefano, Prato, Siena, San Giovanni Valdarno e Viareggio.

Per contattare i centri di ascolto è sufficiente telefonare al numero verde dell’urp della giunta regionale toscana: 800-860070. All’interno dei centri, ha spiegato ancora l’assessore, lavorano un’ottantina di volontari: bancari, psicologi ed avvocati spesso in pensione, che valutano le singole problematiche e ricercano le possibili soluzioni attraverso piani personalizzati e prestiti dalle rate sopportabili. I centri di ascolto forniscono garanzie per agevolare la concessione di prestiti da parte delle banche, che poi decidono in completa autonomia: 25.800 euro l’importo massimo del prestito, 200 mila euro per i mutui ipotecari. Anche chi è protestato o oggetto di azioni legali può averne diritto. I centri operano anche per chi è rimasto vittima di fallimenti immobiliari e rischia di perdere la casa. (ANSA).