Toscana
COSTA D’AVORIO, ONU SOSPENDE OPERAZIONI UMANITARIE, VOCI DI SCONTRI E NUOVI RAID NEL NORD
Le Nazioni Unite hanno fatto sapere di aver sospeso tutte le operazioni umanitarie in corso in Costa d’Avorio dopo i bombardamenti compiuti ieri dall’aviazione governativa contro alcune postazioni ribelli a Bouaké e Korhogo. La decisione è stata annunciata durante la notte dalla sede centrale di New York e ribadita stamani da Ginevra dalla portavoce Marie Heuzé. Il clima nel Paese continua a essere di attesa e di tensione. I collegamenti telefonici con le principali città della zona settentrionale ivoriana, quella controllata dal settembre 2002 dai ribelli delle Forze Nuove, sono saltati ed è impossibile comunicare con Bouaké, Korhogo, Man, Sakassou, Kossou, Odienné.
Secondo il ministro della difesa francese Michele Alliot-Marie, l’esercito ivoriano avrebbe ripreso stamani i radi aerei contro postazioni degli ex ribelli nel nord. I bombardamenti sono ripresi questa mattina alle 12:30, posso confermarvelo ha detto il ministro durante un’intervista radiofonica all’emittente francese Rfi, aggiungendo che la situazione è davvero preoccupante.
Da Yamoussoukro, la capitale politica del Paese a soli 100 chilometri da Bouaké (la roccaforte dei ribelli), fonti della MISNA riferiscono che la vita in città è ripresa lentamente questa mattina. Per le strade di Yamoussoukro si notano sopratutto i numerosi militari che da giorni si sono raccolti nel centro abitato requisendo camion, pick up e furgoncini. Secondo indiscrezioni, poi, questa mattina sarebbe avvenuta una scaramuccia, su cui non si ha ancora nessuna conferma indipendente, tra ribelli e forze regolari ivoriane nei pressi di Raviart, un villaggio 40 chilometri a nord di Yamoussokro sulla strada verso Bouakè.