Toscana

DALLA TOSCANA UN CONCORSO NELLE SCUOLE: «SCRIVI UNA LETTERA AD UN CONDANNATO A MORTE»

Un concorso letterario rivolto ai ragazzi di tutta Italia che frequentano le scuole medie inferiori e superiori. Un invito a riflettere sulla pena di morte e sul tema, più ampio, del rispetto dei diritti umani. E’ l’idea nuova che la Regione lancerà martedì assieme alla Camera dei Deputati ed il Teatro di Rifredi di Firenze. Conciso, ma efficace, il titolo del concorso: “No (due lettere)”. La Toscana, che è stata la prima nazione nel mondo ad abolire nel 1786 la pena di morte e la tortura, sta lavorando da tempo con i ragazzi: con le scuole, a dicembre, la Regione organizza da sette anni un meeting sui diritti umani. Adesso ha convinto la Camera dei deputati a seguirla in questa esperienza, organizzando appunto con il Teatro di Rifredi di Firenze e “Pupi e Fresedde” un concorso letterario sulla pena di morte e i diritti umani che sarà presentato martedì 26 ottobre alle 17.30 a Palazzo Marini a Roma. Un incontro a cui tutti possono partecipare. Una presentazione preceduta dalla proiezione di un video di venti minuti realizzato due anni fa sempre dalla Regione e da “Pupi e Fresedde” con sei fulminanti monologhi interpretati da altrettanti attori, sei storie da sei stati “incivili” per dire che della morte di Stato si può fare a meno, che “Non vale la pena”. Il video, assieme a tre spettacoli teatrali, incontri e matinees per i ragazzi, fa parte di un progetto più ampio organizzato dalla Regione negli ultimi due anni assieme al Teatro di Rifredi. “La scuola è il luogo dove si forma la coscienza civica e dove si diffonde la cultura della civiltà – spiega il vice presidente della giunta regionale Angelo Passaleva, che martedì sarà a Roma – Solo l’informazione e l’educazione possono cambiare la mente e i cuori. Abbiamo così pensato che era importante parlare a questi ragazzi, per riaffermare il valore inalienabile della vita e della dignità umana”.

Il concorso è aperto a tutti gli studenti delle scuole medie italiane, due saranno i premi: uno per le medie inferiori, l’altro per le medie superiori. Sono ammessi gli elaborati di singoli come quelli di gruppi. Possibili menzioni speciali. La forma letteraria dovrà essere quella di una doppia epistola, una al condannato a morte e l’altra al suo carnefice. Lunghezza massima: 2500 battute ciascuna. Le lettere dovranno essere inviati entro il 28 febbraio al Teatro di Rifredi di Firenze. (cs-wf)