Toscana

FIRENZE, G5 SULL’IMMIGRAZIONE: VERSO NORME COMUNI; ACCORDO ANCHE PER PASSAPORTO COMUNITARIO

Un gruppo di esperti studierà norme di base comuni per le espulsioni dei sospetti terroristi. È quanto è emerso dalla prima giornata di lavori del G5 dei ministri dell’interno di Italia, Spagna, Gran Bretagna, Francia e Germania, apertosi ieri a Firenze. A riferirlo è stato il ministro spagnolo Josè Antonio Alonso, che ha parlato di un accordo fra i suoi colleghi per elaborare queste norme di base, da estendere poi anche a tutti i 25 paesi dell’Ue. Sempre Alonso ha riferito che nel corso di questa prima riunione è emerso un accordo fra i ministri per attivarsi al fine di adottare un passaporto comunitario che contenga anche le impronte digitali. Il ministro spagnolo ha rilevato che se è vero che l’Europa è uno spazio dove ci si può muovere liberamente, esistono anche questioni di sicurezza. L’inserimento delle impronte nel passaporto (come già accade in Spagna), oltre alla foto e alle generalità, soddisferebbe questa esigenza di sicurezza.

Contrasto all’immigrazione clandestina, lotta al terrorismo interno e internazionale, nonché alla criminalità organizzata transnazionale, questi i temi al centro dell’incontro informale dei cinque ministri dell’Interno di Italia (Giuseppe Pisanu), Germania (Otto Schily), Spagna (Josè Antonio Alonso), Francia (Domenique de Villepin) e Inghilterra (David Blunkett), al Grand Hotel Villa Cora, sul viale Machiavelli e che si conclude oggi. Come annunciato, non sono mancate le contestazioni. In particolare a piazzale Michelangelo i manifestanti hanno cercato di incappucciare la testa della copia della statua del David di Michelangelo, impresa fallita a causa del vento. La statua è stata solo parzialmente avvolta con un pezzo di plastica nero. Sono stati inoltre accesi alcuni fumogeni. Altri manifestanti, nel piazzale di Porta Romana, non lontano da Villa Cora, hanno invece organizzato alcuni blocchi stradali a singhiozzo, fatto volantinaggio ed esposto striscioni con su scritto «Lager manette e fogli di via, questa è la vostra democrazia» e ancora «Contro le leggi razziste» scritto anche in arabo.

Pe i cinque ministri c’è stata ieri anche una «parentesi culturale», con una visita guidata al corridoio Vasariano e agli Uffizi. Per la signora Anna Maria Pisanu e la moglie del ministro tedesco, arrivate anche loro a Firenze, è stata organizzata prima una visita nell’antica Officina farmaceutica di Santa Maria Novella, creata dai frati francescani intorno all’anno 1221, famosa nel mondo per la sua produzione di essenze, balsami, acque e anche liquori, poi una visita a Palazzo Medici Riccardi, sede della prefettura e della Provincia, dove si trova la Cappella dei Re Magi, con gli affreschi capolavoro di Benozzo Gozzoli. E dopo aver ammirato i tesori del Rinascimento, pranzo in Palazzo Vecchio, ospiti del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, con un menù caratterizzato da prodotti tipici toscani, dai formaggi del Mugello, al filetto di manzo fasciato con lardo di Colonnata, ai brigidini di Lamporecchio con vinsanto per il dolce. Presenti al pranzo in Palazzo Vecchio anche il prefetto Gian Valerio Lombardi, il presidente della Regione Claudio Martini, il presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini e il presidente della Provincia Matteo Renzi.